Io sto dalla vostra parte by Giovanni Papagno & Adriano Moraglio

Io sto dalla vostra parte by Giovanni Papagno & Adriano Moraglio

autore:Giovanni Papagno & Adriano Moraglio [Papagno, Giovanni & Moraglio, Adriano]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storie d'impresa
editore: Rubbettino Editore
pubblicato: 2020-12-15T20:38:49+00:00


Terza giornata

Sedici

Oggi pomeriggio il silenzio regna sovrano a casa nostra, a Rimini. Siamo solo noi due, Barbara è andata in vacanza per i fatti suoi.

Lidia è andata a riposare, ma io non ho voglia di stare sdraiato e dormire. Quegli appunti maledetti – oddio, no, questo non dovevo dirlo… meglio dire “benedetti” perché mi riportano a galla tante cose che stavo dimenticando – mi stanno invitando a ricordare e a capire meglio quello che mi è successo. E questo è un bene, direi persino una cosa salutare. Mi ispirano un senso di gratitudine. E la gratitudine rende la vita più bella. È proprio vero.

Entro in cucina e prendo l’acqua dal frigorifero. Poi, accendo l’ennesima sigaretta e penso… Sarà questo esercizio di memoria a cui mi sono sottoposto o sarà altro… fatto sta che da quando ho cominciato a leggere i miei appunti scritti durante il lockdown – ho cominciato l’altro giorno, alla vigilia della partenza per le ferie – mi sento meglio. Mi sento più leggero, potrei dire… più spensierato. E allora uscirò di casa: vado a vedere le barche ormeggiate nel porto. Che è sempre un bello spettacolo: movimenti placidi e attenti delle imbarcazioni, gente intenta a pulire e riordinare le proprie barche, naviganti principianti o esperti, pescatori di ieri e di oggi, colori, allegria, profumo di mare e di pesce. Porterò con me gli appunti. Leggerò, oppure mi lascerò trascinare dai ricordi, come un musicista che ha davanti a sé lo spartito, ma lo conosce così bene che può permettersi di andare a memoria (e magari fare anche qualche variazione).

Strappo un foglio da un block-notes e scrivo a Lidia: «Vado al porto. A piedi. Ci vediamo dopo».

Sono arrivato al porto, ma ho così voglia di camminare oggi che decido di puntare non verso il mare ma verso l’interno: andrò al ponte di Tiberio. Il passo è lesto, prendo coraggio e forza man mano che cammino ed eccomi finalmente arrivato al vertice del ponte. Il panorama verso il mare è meraviglioso. Mi soffermo e tiro fuori gli appunti…

Con il mese di dicembre del 2002 potemmo dunque cominciare la nostra avventura.

Il lavoro per la distribuzione delle riviste trattate dalla londinese Mercury ci impegnò da subito intensamente. Non era una cosa facile, dal punto di vista logistico: il sistema era tutto da organizzare perché la commessa ci era capitata tra capo e collo, ma non potevamo farcela sfuggire. Ne andava del nostro inizio.

Innanzitutto dovemmo risolvere il problema di dove stoccare i bancali pieni di riviste, negli spazi delle poste di San Marino: prima emergenza che ci venne addosso fin dalla prima consegna.

«Signor Papagno, abbiamo ricevuto una ventina di bancali intestati alla vostra società. Siete voi, vero, San Marino Mail?», mi domandarono al telefono, dalle Poste.

«Certo, siamo noi», risposi. Non senza un minimo di tentennamento, perché avremmo costituito la società solo qualche giorno dopo.

«Ecco, bene, caro signore, guardi però che noi non sappiamo proprio dove mettere questa vostra merce». La sede delle poste di San Marino era in via di ristrutturazione ed era abbastanza all’osso in quanto a personale.



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