Irresistibile attrazione by Evie Hunter

autore:Evie Hunter [Hunter, Evie]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Pleasures - vol. 4
ISBN: 9788854189393
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2016-03-01T16:00:00+00:00

Quando Roz scese al piano terra trovò una sala da pranzo sgargiante nei suoi colori. Maledizione, il suo stupendo abito blu era troppo serioso. Gli uomini indossavano completi eleganti neri e le donne abiti di seta aderenti e gioielli luccicanti.

Poppy, splendente con il suo vestito di satin e la collana di perle, la raggiunse per accoglierla. «Mia cara, sei così elegante. Vieni a conoscere i tuoi futuri vicini».

Ovviamente c’era anche Ariana, con un abito bianco che metteva in risalto la sua abbronzatura e una collana di diamanti che doveva costare una fortuna. Salutò Roz con calore e le presentò alcune ragazzi del posto e i rispettivi fratelli.

Con quante di quelle ragazze era andato a letto Andy?, si chiese Roz. Non erano affari suoi.

A cena era seduta alla sinistra di Andy, con Ariana alla sua destra.

Stava morendo di fame, ma aspettò di vedere quale cucchiaio avrebbero preso gli altri prima di cominciare a mangiare. Come sempre, la minestra era squisita.

Quando si concentrò di nuovo sulla conversazione, si accorse che Ariana stava facendo ridere tutti.

«Una volta, quando ero a cena da un capotribù in Namibia, cercai di prendere con la forchetta quello che risultò poi essere il bulbo oculare di una pecora e finii per lanciargliela addosso».

Andy si mise a ridere. «Perché non sono sorpreso? Sei sempre stata maldestra. Ti ricordi quando sei inciampata mentre ricevevi il premio dal preside e gli hai tirato giù i pantaloni?».

Un uomo con i capelli scuri e un forte accento del Nord dell’Irlanda si unì alla conversazione. «Puoi tirare giù i miei quando vuoi».

Ariana gli lanciò un’occhiataccia di rimprovero. «Un altro commento simile, Rory Baxter, e dirò a tua madre di te e le gemelle Hayes».

Rory alzò le mani in segno di resa. «Ti prego, quello no. Mia madre è terrificante, il peggior esempio di mamma irlandese che io abbia mai conosciuto».

«Scambio volentieri la mia mamma irlandese con la tua», disse Ariana. «Andy non ha idea di quanto sia fortunato ad avere Poppy».

«Non l’hai mai vista arrabbiata», rispose Andy. «C’eri quella volta in cui faceva il giudice alla gincana e qualcuno picchiò un pony? Vedevo già scorrere il sangue».

I commensali continuarono a prendersi in giro, e Roz si sentiva sempre più invisibile. Non poteva intervenire in alcun modo alla conversazione. Quelle persone si conoscevano tutte, avevano un passato.

Fu Ariana ad accorgersi del suo silenzio. «Allora, raccontaci qualche tua esperienza universitaria. Sono così invidiosa che sei andata alla Sorbona. Devi essere un portento con le lingue».

Adesso era ancora peggio. Tutti gli occhi era puntati su di lei, in attesa di racconti di vita in una università francese.

Roz si strinse nelle spalle, cercando di parlare con noncuranza. «Era l’università, sai. Niente di che, eccetto che era tutto in francese».

Ariana le lanciò un’occhiata strana. «Sì, immagino che la maggior parte delle università si somiglino tra di loro», disse con un sorriso. «Che cosa studiavi?».

Merda, merda, merda. Ariana aveva dei sospetti su di lei? Che cosa poteva rispondere? Non le veniva in mente niente. «Filosofia», disse alla fine.

«Oh, mi piacerebbe tantissimo sapere che cosa ne pensano i francesi di George Berkeley», sospirò Ariana.

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