Istinto Animale by Lora Leigh

Istinto Animale by Lora Leigh

autore:Lora Leigh [Leigh, Lora]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Erotico
ISBN: 9788865081648
editore: Leggereditore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


18

Bene, era ufficiale. Nemmeno la morfina alleviava il calore dell'accoppiamento. Ma almeno i sintomi erano un filo più sopportabili. Il buon dottore era riuscito a controllarle la spalla e a bendare la ferita con rapidità, mentre tutti tenevano un occhio vigile su Merinus.

L'altra donna aveva infine ripreso conoscenza e non era in cattive condizioni. La forza con cui il legno le aveva colpito la tempia l'aveva solo fatta svenire. Sanguinava appena, ma non presentava complicazioni che il dottore potesse notare.

Callan non ascoltava, però. Se ne stava seduto accanto alla piccola barella d'ospedale, il corpo riverso sopra il letto, le braccia avvolte intorno a sua moglie, a stringerla protettivo. Con le sue grandi mani le accarezzava i capelli arruffati, la schiena, il piccolo rigonfiamento dell'addome dove, il dottore li aveva rassicurati, il feto riposava sano e salvo.

Aveva la voce rotta, rauca per l'emozione, mentre Merinus cercava di placare la furia che gli scuoteva il corpo. Fu costretta a piagnucolare un paio di volte, fingendo dolore in modo più che palese, per trattenerlo dal precipitarsi nuovamente fuori, quando giunse la notizia che gli assassini erano stati circondati. Due erano morti; uno era vivo, ma ferito. Il dottor Martin non era ancora andato a visitare il mercenario chiuso in uno dei capanni vuoti per le provviste.

«Questione di priorità» aveva risposto con calma quando Roni fece riferimento al giuramento che il dottore aveva prestato. «E poi, se muore quello, ce ne saranno altrettanti a prendere il suo posto.»

Tale era l'inesorabile odio nella voce dell'anziano scienziato che Roni rabbrividì.

Taber non aveva pronunciato che poche sillabe. L'aveva sorretta, mentre la spalla le veniva fasciata e poi non si era mosso da lei, se non di pochi passi, mentre la donna stava stesa pancia sotto, lottando contro lo sfinimento e il desiderio. L'uomo aveva un maledetto buon odore e lei era così stanca.

«Porta tua moglie a letto, Callan» disse infine il dottore esausto, mentre Callan alzava la testa, il corpo ancora tremante. «Deve riposare. E tu devi assicurarti che sia tutto a posto. Per ora il pericolo è passato. Lo stesso vale per te, Taber.» Si voltò verso Roni. «Portala di sopra e prenditi cura di lei. Domani avremo tempo per preoccuparci del resto.»

Martin teneva le spalle accasciate, aveva la voce stanca e colma di una tale tristezza che Roni voleva piangere per lui. Quando si spostò dal letto, Callan si alzò dalla sedia che aveva sistemato vicino a Merinus e si avvicinò piano a Roni. Guardandolo negli occhi, la donna era consapevole che non avrebbe mai voluto contrariare un uomo come lui.

I suoi occhi castano-dorati, quasi ambra, luccicavano simili a quelli di un feroce animale che non avrebbe esitato a uccidere, e la donna lo sapeva.

«So che non posso toccarti» sospirò, poi si avvicinò a Roni e si inginocchiò davanti a lei, fissandola. «So cos'hai fatto, proteggendo il suo corpo con il tuo. I miei uomini mi gridavano informazioni mentre correvo verso quella dannata veranda. Se potessi abbracciarti, lo farei. Se avessi ricchezze, te le donerei tutte.



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