J'ACCUSE by Emile Zola

J'ACCUSE by Emile Zola

autore:Emile Zola [Zola, Emile]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: cover, italiano, archivio italiano
ISBN: 9780300073676
Amazon: 0300073674
pubblicato: 1998-02-17T00:00:00+00:00


GIUSTIZIA

Articolo pubblicato su "L'Aurore" il 5 giugno 1899.

Erano dunque passati dieci mesi tra l'articolo precedente e questo. Il 18 luglio 1898, davanti alla Corte d'assise di Versailles, essendo andato a vuoto il mezzo di procedura tentato dall'avvocato Labori per far rinviare la causa, eravamo stati sconfitti: e la Corte mi aveva di nuovo condannato a un anno di prigione e a tremila franchi d'ammenda. La sera stessa, partii per Londra, affinché la sentenza, non potendo essermi notificata, non diventasse esecutiva. - Riassumo i fatti principali di questo lungo lasso di tempo. Il 31 agosto 1898, il colonnello Henry, dopo aver confessato la sua colpa, si suicida a Mont Valérien. Il 26 settembre, alla Corte di cassazione viene sottoposta la domanda di revisione. Il 29 ottobre, dichiara la domanda accettabile nella sua forma e dice che si procederà a un'inchiesta supplementare. Il 31, il governo Dupuy sostituisce il governo Brisson. Il 16 febbraio 1899 muore il presidente Félix Faure, e il 18 febbraio il presidente Emile Loubet prende il suo posto. Il primo marzo viene votata alle Camere la legge di incompetenza a procedere. Infine, avendo la Corte di cassazione, in data 3 giugno, cassato la sentenza del 1894 il 5 giugno - la mattina stessa in cui appariva questo articolo - rientravo in Francia. D'altro canto, il 10 agosto 1898, la Corte d'appello, confermando la sentenza resa alla richiesta dei tre esperti, Belhomme, Varinard e Couard, mi condannava in contumacia a un mese di prigione, senza la condizionale, a mille franchi d'ammenda, e a diecimila franchi di danni-interessi a ogni esperto.

Questi, durante la mia assenza, venivano a fare il sequestro in casa mia il 23 e il 29 settembre e l'asta aveva luogo il 10 ottobre. Veniva venduto un tavolo per trentaduemila franchi, totale delle somme richieste. Il 26 luglio, il Consiglio dell'ordine della Legion d'onore si era creduto in dovere di sospendermi dal mio grado di ufficiale.

Da quasi undici mesi, ho lasciato la Francia. Per undici mesi, mi sono imposto l'esilio più totale, il ritiro più ignorato, il più assoluto silenzio. Ero come il morto volontario, disteso nella sua tomba segreta in attesa della verità e della giustizia. E, oggi, poiché la verità ha vinto, e la giustizia finalmente regna, rinasco, rientro e riprendo il mio posto sul suolo francese.

Nella mia vita, il 18 luglio 1898 resterà la data d'incubo, quella in cui ho pianto tutte le mie lacrime. E' stato quel 18 luglio che, cedendo a necessità tattiche, ascoltando i fratelli d'arme che conducevano con me la stessa battaglia per l'onore della Francia, ho dovuto strapparmi a tutto ciò che amavo, a tutte le mie abitudini di cuore e di spirito. E, dopo tanti giorni passati a subire minacce e a sentirmi coprire d'ingiurie, quella brusca partenza è stata senza dubbio il sacrificio più crudele che mi sia stato imposto, la mia suprema immolazione alla causa. Le anime vili e sciocche che hanno pensato, che hanno ripetuto che fuggivo il carcere, hanno dato prova di una disonestà pari alla loro mancanza di intelligenza.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.