Jessica Redland by Festa sotto la neve (2021)

autore:Festa sotto la neve (2021)
Format: epub
pubblicato: 2021-10-30T00:00:00+00:00

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Un forte colpo alla porta poco prima delle sette e mezzo del sabato mattina mi fece sobbalzare e lasciar cadere la spatola per terra, schizzando glassa dappertutto.

Aprii la porta a Carly, che aveva il sorriso più smagliante che le avessi mai visto in volto. «Liam mi ha fatto la proposta ieri sera», disse con una vocina squillante.

«Oddio. Congratulazioni». La strinsi forte. «Sono contentissima per voi. Vediamo l’anello, allora», aggiunsi quando ci staccammo.

Carly mi porse la mano e io sorrisi nel vedere l’anello di platino, con un grosso diamante al centro e due più piccoli ai lati.

«È splendido. Il ragazzo ha gusto, ma questo lo sapevo già perché ha scelto te».

«Oh, grazie. Sono felicissima».

Si vedeva. Riusciva a malapena a star ferma e questo mi fece provare qualcosa di caldo e vagamente familiare dentro.

«Hai tempo per una cioccolata calda per festeggiare?»

«Solo se non ti disturbo».

«Se non ti dispiace berla in cucina mentre io continuo a preparare…».

Si fece strada in cucina mentre io preparavo le nostre bevande.

«Non me l’aspettavo», disse, prendendomi dalle mani la bevanda pronta. «Certo, sapevo che a un certo punto me l’avrebbe chiesto, ma credevo l’avrebbe fatto a Natale o a Capodanno. Sapeva che me lo sarei aspettato e voleva che fosse una sorpresa, per questo ha deciso per ieri sera».

«Come ti ha fatto la proposta?», chiesi mentre setacciavo la farina in una ciotola.

«Eravamo stati invitati a cena dai suoi genitori ed era una così bella serata che ha proposto di rientrare prima e fare una passeggiata a piedi. I suoi genitori, come i miei, vivono ancora nelle case in cui siamo cresciuti e, da bambini, passavamo ore girovagando per le strade e per i campi a parlare di qualsiasi cosa. Nessuno dei due è tornato a passeggiare da quelle parti da quando ce ne siamo andati di casa, per cui è stato bellissimo percorrere il viale dei ricordi. Abbiamo superato il campo del fattore Duggan. Ti ricordi che ti ho raccontato che facevamo gli angeli di neve lì quando avevamo quindici anni e che è stato allora che ho capito che lo vedevo come qualcosa di più di un amico?»

«Me lo ricordo. Oh, è stato lì che ti ha fatto la proposta?».

Annuì. «Il campo era fangoso, per cui non siamo entrati, e ovviamente non è periodo per angeli di neve, ma ci siamo poggiati al muro oltre la staccionata e abbiamo ripensato a quel giorno e a come, in quel momento, ci siamo innamorati l’uno dell’altra. Ci siamo voltati per riprendere a camminare verso casa dei suoi genitori e lui ha detto: “Cosa c’è lì sulla staccionata?”. Mi sembrava di vedere qualcosa che rifletteva le luci della strada e, quando mi sono avvicinata, ho notato l’anello. Lo aveva messo poco prima. Poi mi sono voltata e l’ho visto in ginocchio. Quando siamo tornati a casa dei suoi, ho scoperto che erano tutti complici. C’erano anche i miei genitori insieme a Bethany e Joshua, e avevano tirato fuori lo champagne, i palloncini e dei festoni a tema. È stato un momento speciale».

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