Jordan Sophie - 2017 - Scandali e desider by Jordan Sophie

autore:Jordan Sophie [Jordan Sophie]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788852097737
Google: 5fayDwAAQBAJ
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2019-10-04T22:00:00+00:00

13

Ela aprì gli occhi in una camera ancora immersa nella penombra. Era arrivata l’alba e il mondo le parve diverso, in qualche modo cambiato.

Lei si sentiva diversa.

Esausta, ma la sensazione era piacevole. L’euforia si diffondeva lungo le terminazioni nervose, lasciandole, stranamente, un senso di energia. Cambiò posizione e, mentre si stiracchiava, sentì un lieve indolenzimento in punti di cui aveva persino ignorato l’esistenza.

Non aveva mai saputo che le cose che avevano fatto si potessero fare più di una volta in una notte. Non aveva mai saputo che il sesso potesse essere tanto travolgente, tanto bello. Non aveva mai saputo di possedere la capacità di non essere tediosa a letto. Autenberry l’aveva fatta sentire poco stimolante. Non le aveva mai nascosto la propria delusione, e lei aveva dato per scontato che avesse ragione. Come avrebbe potuto convincersi del contrario, quando lui si era preso una ventina di amanti?

Un braccio le cinse la vita e la strinse a un tonico corpo maschile. Lei guardò sopra la spalla e le sfuggì un piccolo strillo.

— Siete ancora qui? — sussurrò, sapendo che avrebbe dovuto sentirsi preoccupata, persino arrabbiata. Era quasi mattina. In qualsiasi momento sarebbe potuta entrare la sua cameriera ad attizzare il fuoco. Colin non avrebbe dovuto trovarsi lì.

Eppure, svegliarsi tra le sue braccia… la eccitò. Era un’esperienza nuova. Autenberry non aveva mai voluto fermarsi la notte. Una volta finito, se ne andava.

Dopo il terzo amplesso con Colin, era scivolata quasi immediatamente nel sonno.

Tre volte. Si sentì avvampare. Pensare, ricordare… sembrava quasi immorale.

— Credevate che me ne sarei andato senza salutarvi? — brontolò lui.

— È quasi mattina. La servitù si alzerà tra poco.

Colin le strofinò il naso sull’orecchio e le morse il lobo, provocandole un improvviso calore tra le gambe. — Il mio membro si è già alzato.

Quelle parole sconce la fecero trasalire: ciò che sottintendevano era chiaro. — Ancora? — Soffocò una risata.

— Sono passate alcune ore. Sono di nuovo pronto. Voi?

Lui le aprì le gambe con piccole spinte.

— Siete insaziabile — gemette Ela, mentre sentiva scivolare dentro di sé il membro duro e impaziente.

— Per me sarà sempre impossibile non volerlo. — Colin si tese per riempirla.

Mentre affondava in lei, Ela era già bagnata, benché ancora indolenzita. Spinse il viso nelle lenzuola per impedirsi di gridare. Doloranti o no, i muscoli della vagina accolsero il voluminoso membro; il corpo era più che mai affamato di lui.

Improvvisamente, Colin la afferrò per la vita e la fece mettere in ginocchio. Un’angolazione diversa, e anche una diversa sensazione. Ela appoggiò i palmi sul letto e inarcò la schiena, mantenendosi in quella posizione mentre lui la prendeva da dietro, le grandi mani aperte sulla vita.

Stupefacente: da quella posizione lo sentiva dentro di sé come non aveva mai sentito nessuno prima di allora. A ogni affondo Colin si avvicinava sempre più a quel punto dentro di lei molto difficile da raggiungere. Le tremarono le gambe e lui le avvolse la vita con un braccio, stringendola a sé mentre aumentava il ritmo delle penetrazioni.

Era meraviglioso. Dopo tre amplessi consecutivi, lei non immaginava che potesse essere ancora tanto eccitante.

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