Kiss by Jacqueline Wilson

Kiss by Jacqueline Wilson

autore:Jacqueline Wilson
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2013-02-08T00:00:00+00:00


Ho aspettato, col cuore che mi batteva forte. Sapevo che Carl sarebbe stato pieno di tatto e avrebbe detto che gli piaceva qualsiasi cosa gli avessi regalato, ma io lo conoscevo troppo bene perché riuscisse a ingannarmi. Era sempre rischioso regalargli un oggetto di vetro, visto che io ne sapevo così poco. Personalmente il calice di champagne mi piaceva molto ed ero sicura che fosse di epoca vittoriana, ma forse era solo una riproduzione, una cosa di nessun valore che Carl avrebbe segretamente odiato.

«Oh!» ha esclamato vedendolo. «Oh, Sylvie, è meraviglioso !» «Sul serio?» «È davvero splendido». Ha accarezzato col dito i tralci che si attorcigliavano sul gambo. «Dove l'hai trovato?» «Nel mercatino per la Ricerca sul Cancro, vicino al mio dentista. Non avevo con me abbastanza soldi, ma ci sono ritornata».

«Quanto l'hai pagato?» «Non è una domanda da fare! Dieci sterline. È troppo? » «Un affare assolutamente fantastico. Oh, Sylvie, sei la migliore amica del mondo». Ha alzato il calice verso di me e ha fatto finta di bere. Ha inspirato, come se stesse assaporando il sorso di champagne e poi mi ha porto solennemente la coppa di cristallo.

Io mi sono chinata e ho sorseggiato anch'io. Era proprio come giocavamo da piccoli, quando facevamo sciogliere nel bicchiere i nostri ghiaccioli rossi fingendo che fosse vino. Era un'impressione così reale che mi pareva di sentire frizzare lo champagne, di avvertire la sua schiuma delicata sulle labbra.

Ho guardato Carl. Lui ha guardato me. Aveva un'espressione dolce e gentile, gli occhi sognanti. Si è proteso un poco verso di me. Bastava che si sporgesse appena un po' di più, inclinando leggermente la testa e ci saremmo baciati. Anch'io mi sono protesa. Carl ha battuto le palpebre e si è alzato di scatto.

«Dai, giochiamo a Vitria» ha detto precipitoso. «Ok, venerdì Re Carlo compirà ufficialmente gli anni, ma la cosa è un po' seccante per via del cerimoniale e della pompa magna. Perciò la Regina Sylviana decide di fargli una speciale festa di compleanno privata la domenica precedente. La domenica è l'unico giorno senza doveri istituzionali, un giorno nel quale si possono togliere le loro corone di vetro, scalciar via le loro calzature di vetro, e starsene in pace facendo i propri comodi. Così dormono fino a tardi, e quando Re Carlo si sveglia la Regina Sylviana fa cantare Happy Birthday per lui dal suo canarino preferito e gli porta una colazione speciale preparata con le sue mani, dei dorati croissant che riproducono le iniziali di Sua Maestà, nonché una bottiglia del migliore champagne d'annata delle Cantine Reali.

«‘Ma hai dimenticato i bicchieri, mia cara regina'» dice Re Carlo.

«‘No, no'» risponde la Regina Sylviana sorridendo e porgendogli un bel pacchetto color blu notte legato con un nastro d'argento. E dentro il pacchetto Re Carlo trova il più bel calice antico da champagne, creato quando il suo bis-bis-bis-bisnonno era appena un bambino. È il più bel regalo di compleanno che abbia ricevuto dalla sua amata Regina. E questo lo rende molto felice. Si mette a



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