L' Incubo by Daniel Quinn

L' Incubo by Daniel Quinn

autore:Daniel Quinn [Quinn, Daniel]
Format: epub
pubblicato: 1988-12-05T22:00:00+00:00


Un'ora più tardi, quando finalmente fu convocato, trovò la porta dell'ufficio di Agnes spalancata.

Entrò, con le gambe un po' molli, un sorriso un po' rigido, e vide, in fondo alla stanza, Agnes e Ginny sedute alle due opposte estremità del sofà. Per un attimo lo guardarono entrambe con occhi vacui, come se fosse un visitatore inaspettato; poi Agnes si alzò con un sorriso di benvenuto. Dopo breve esitazione, Ginny fece altrettanto.

Nell'avvicinarsi, Greg annunciò: — Signore e signori... I «Grandi momenti della psichiatria»! — E offrì la mano a Ginny, la quale, dopo un'occhiata in tralice ad Agnes, gliela strinse, scrutandolo negli occhi, ma molto brevemente.

Pur senza smettere di sorridere, Greg sprofondò nella disperazione: era stato inequivocabilmente un saluto fra estranei.

— Siediti qui — ordinò Agnes in tono allegro, indicando il posto che aveva occupato lei stessa fino a poco prima. Fece sedere Ginny di nuovo e si accomodò fra loro.

— Salve, Ginny — salutò Greg.

Ginny cercò di sorridere: — Salve, Di... — Il suo sorriso vacillò, mentre il suo sguardo tornava per un attimo alla dottoressa. — Vuoi davvero che ti chiami... Greg?

— A dir la verità, non me ne importa proprio un bel niente, Ginny — dichiarò Greg, meravigliato dalla risolutezza e dalla serenità, interamente false, del proprio tono di voce.

— Mi spiace. La dottoressa Jakes mi ha spiegato tutto. Purtroppo, dopo averti chiamato Dick per tutti questi anni... — Sorrise debolmente e scrollò le spalle, quasi con disperazione.

— Davvero, Ginny: non importa. Prima o poi dovrò riabituarmi ad essere Dick Iles, perciò, tanto vale cominciare subito. — E scoccò un'occhiata accusatoria ad Agnes, come per dire: «Non dovresti esser tu a condurre la conversazione»?

Agnes si schiarì la gola: — Ho spiegato a Ginny quello che è successo, Greg, e credo che capisca abbastanza bene la situazione. — Guardò Ginny, ottenendo un cenno di conferma. — Adesso le occorre soltanto un po' di tempo per abituarsi.

— Ho l'impressione che tu stia cercando di dirmi qualcosa, Agnes. Parla chiaro.

Con indulgenza, la dottoressa sorrise: — Quello che sto cercando di dirti, è che mi rendo conto che vorresti restare solo con Ginny, ma per oggi basta così. Come ho già detto, dobbiamo darle un po' di tempo per abituarsi alla nuova situazione. Ci rivedremo qua domani pomeriggio alle tre.

— Capisco... — Greg osservò le due donne una dopo l'altra, sforzandosi per non gridare quello che stava pensando: Perché ho la netta impressione che la notizia del mio straordinario recupero non abbia causato nessuna gioia? Invece, chiese cortesemente a Ginny dove alloggiasse.

— In quella... stazione climatica — ella rispose, senza guardarlo.

— Griffin's Lodge?

— Sì.

— Hai l'automobile?

— Sì.

— Ti accompagno alla macchina.

— Oh! Benissimo — rispose Ginny, alzandosi. Sembrava sorpresa e sollevata di potersene andare tanto facilmente.

— Posso parlarti, appena torno? — chiese Greg alla dottoressa.

Accigliata, come se avesse perduto momentaneamente il filo della conversazione, Agnes acconsentì: — Naturalmente. Mi sono tenuta tutto il pomeriggio libero per te. Pensavo... — La sua voce si spense, mentre ella osservava Greg prendere Ginny a braccetto e condurla alla porta.



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