La caduta dei re by David e Stella Gemmell

autore:David e Stella Gemmell
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2013-07-11T16:00:00+00:00

Xander si svegliò di soprassalto e si accorse che era sera, e che si trovava su una spiaggia sabbiosa. Sentiva il rumore delle onde che si infrangevano contro gli scogli, il suono in lontananza di lire e flauti, e il brusio di voci vicine.

«Stai fermo, sciocco,» diceva una voce profonda «la tua ferita ha bisogno di guarire. Potrebbero essere stati lesi degli organi vitali.»

«Allora morirò di certo» replicava un altro, arrabbiato. «Ma se devo percorrere la Strada Oscura, non voglio farlo da sobrio. Dammi quell'otre di vino.»

A Xander la testa faceva tremendamente male e, mentre cercava di mettersi a sedere, la vista si confuse e si distese di nuovo con un gemito.

«Come ti senti, Xander?» gli chiese una voce.

Aprì gli occhi un istante e fu sorpreso di vedere Macaone che lo sovrastava, con il viso in ombra poiché aveva il sole alle spalle.

«Dove siamo, Macaone?» chiese. «Perché ci troviamo su una spiaggia?» Cercò di nuovo di mettersi a sedere e questa volta ci riuscì. Vide che la sua borsa di cuoio gli era stata messa a fianco.

«Bevi questo» disse il guaritore e si inginocchiò vicino a lui, avvicinandogli alle labbra una coppa con un liquido dall'aroma delizioso. Il ragazzo assaggiò e poi mandò giù avidamente. Era caldo e il sapore ricordava il profumo dei fiori estivi. Non aveva mai bevuto nulla di tanto buono prima di allora. Si sentì la testa meno pesante e si guardò intorno.

Dal punto in cui sedeva non vedeva altro che soldati, alcuni feriti e distesi, altri seduti intorno ai fuochi a ridere e scherzare. Le carene nere delle imbarcazioni sulla sabbia gli celavano la vista del mare, ma ne sentiva l'odore salmastro. Ebbe l'impressione di ricevere un colpo nello stomaco quando comprese dove si trovava.

«Siamo sulla spiaggia che chiamate la Baia di Eracle, e io non sono Macaone» disse il guaritore. Sedendosi, versò un liquido denso da un recipiente di terracotta in una ciotola d'acqua che si scaldava sul fuoco. Alzò lo sguardo. Xander vide allora che, per quanto gli somigliasse molto, non si trattava del suo mentore. Colui che lo stava curando era più vecchio e quasi calvo, e aveva un occhio strano, con la pupilla biancastra.

«Mi chiamo Podalirio, e Macaone è mio fratello» disse il guaritore. «Tu lo conosci, Xander. Sta bene?»

«No» rispose il ragazzo addolorato. «L'ultima volta che l'ho visto, era molto malato, signore. Avrei voluto poter fare qualcosa per lui. Macaone è sempre stato gentile con me. Ma perché mi trovo qui con il nemico?»

Vi fu un'esplosione di risa alle sue parole, e qualcuno disse: «Sei nel campo dei tessali, ragazzo. Dovresti essere orgoglioso di essere con Achille e i mirmidoni, i migliori guerrieri del mondo».

A parlare era stato un uomo snello, con i capelli biondi ornati di treccine raccolte dietro la nuca. Si stava pulendo le braccia sporche di sangue, ma Xander pensò che il sangue non fosse suo, dato che non aveva ferite. Accanto a lui c'era un guerriero enorme dai capelli scuri, vestito di nero, e disteso tra loro stava un altro uomo con il cranio rasato e la barba rossa con le treccine.

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