La casa sul promontorio by Alessia Argentieri

La casa sul promontorio by Alessia Argentieri

autore:Alessia Argentieri
La lingua: ita
Format: epub
editore: Armando curcio Editore
pubblicato: 2021-03-27T00:00:00+00:00


9

La ragazza camminava spedita sui tacchi alti lungo la strada buia. Un’auto nera la affiancò e un uomo si sporse dal finestrino e le fece cenno di avvicinarsi.

«Quanto vuoi per l’intera notte?», le chiese a bassa voce.

La ragazza lo guardò con diffidenza. «Non faccio l’intera notte, sono venti euro per il servizio completo, trenta se vuoi qualcosa di speciale. Lo facciamo in macchina o in uno dei motel del quartiere».

«E se io te ne do duecento per passare l’intera notte con me?», le chiese l’uomo accennando un sorriso.

La ragazza lo fissò dubbiosa, mentre lui le sventolava le banconote sotto il naso. Dopo qualche secondo di indecisione si convinse, entrò in macchina e afferrò i soldi infilandoseli in tasca. In quell’istante, un’auto posteggiata nel buio accese le luci, li affiancò e si fermò davanti a loro bloccando l’uscita della strada. La ragazza gridò sorpresa, mentre l’uomo usciva dall’auto e si lanciava in una fuga disperata.

«Dove diavolo credi di scappare, David?», gli gridò Lara afferrandolo, mentre quello si accasciava a terra con un gemito.

Lara lo ammanettò, lo fece rialzare e lo caricò in macchina. Quando arrivarono in centrale, lo fece sedere nella stanza degli interrogatori e lo lasciò da solo per un paio d’ore, osservando le sue reazioni dal vetro oscurato della porta. Infine si decise a entrare e gli si sedette davanti fissandolo con uno sguardo severo.

«Sei nei guai, David, ti sei andato a cacciare in una situazione proprio di merda», gli disse con tono grave. «Se sei onesto con me posso provare ad aiutarti, ma devi raccontarmi tutto, sin dal principio. Le prostitute ammazzate finora sono sei e non mi stupirebbe se ne venissero fuori delle altre».

David la fissò con uno sguardo pieno di paura e disperazione, come una preda di fronte al leone che sta per agguantarla. «Non è come pensa, ispettore, io non ho ammazzato nessuno», disse con voce tremante, «volevo solo portarmela a casa per usarla come modella».

Lara gli lanciò un’occhiata poco convinta.

«Cercavo delle modelle che esprimessero la vita vera, il sacrificio, proprio come queste ragazze di strada».

«E non volevi nient’altro? Dopo che le avevi ritratte, non facevate sesso?».

«Sì, lo ammetto, poi me le portavo a letto, ma non ho mai torto loro un capello».

«E di quante ragazze stiamo parlando?», gli chiese Lara.

David deglutì a fatica. «Solo due, l’ho fatto solo altre due volte, questa sarebbe stata la terza», rispose abbassando gli occhi a terra.

«Lo sai che queste donne sono delle schiave, costrette a fare questo lavoro, obbligate a fare sesso con tipi come te?», gli chiese alzando il tono della voce.

«No, non lo sapevo, non mi sono mai posto il problema, sembravano tutte consenzienti. E poi in fondo sono delle prostitute, non ho mai pensato che potessero essere costrette».

Lara lo fissò con un’espressione disgustata.

«E dopo aver fatto sesso, dove le portavi?».

«Da nessuna parte, le riportavo nel quartiere a luci rosse prima che facesse giorno, per non essere visto da nessuno», rispose David in tono lamentoso.

Lara lo guardò con freddezza, ma sentiva che qualcosa non andava, non era quella la reazione che si sarebbe aspettato dal killer.



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