La Chiesa contro by Sergio Romano Beda Romano

autore:Sergio Romano, Beda Romano [Sergio Romano, Beda Romano]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Longanesi
pubblicato: 2011-11-30T23:00:00+00:00

In Germania il dibattito sulla necessità o meno di rivedere le regole del sacerdozio è animato da considerazioni diverse. C’è chi pensa sia un modo per evitare in qualche maniera nuovi imbarazzanti casi di pedofilia; chi invece vuole trovare una possibile soluzione a una carriera sacerdotale in grave crisi di popolarità; chi tende a piegarsi alle pressioni provenienti da una società laica sempre più secolarizzata; chi crede che comunque il celibato sia una regola superata, radicata in un periodo storico ormai trascorso; chi infine guarda all’esempio protestante come a un modello proveniente da un filone del cristianesimo dopotutto particolarmente vicino. L’impressione è che la Germania possa diventare a un certo punto il paese che più di altri, al momento opportuno, indurrà la Chiesa a cambiare identità e ad accettare il matrimonio dei preti. C’è chi, un po’ frettolosamente, fa il parallelo con quanto successe all’Università di Oxford intorno al 1880: quando si consentì finalmente ai professori di sposarsi, le campane della cittadina non smisero di suonare tanto erano numerose le coppie impazienti di mettersi in regola. Già oggi peraltro una norma del diritto canonico permette alla Chiesa di ordinare preti sposati dopo una conversione al cattolicesimo. All’inizio del 2011, oltre centoquaranta teologi tedeschi, svizzeri e austriaci hanno pubblicato un appello per l’abolizione del celibato. In una lettera aperta pubblicata dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung e intitolata Chiesa 2011: un rinnovo indispensabile hanno chiesto una riforma del «rigorismo morale» del clero cattolico. «I tempi sono cambiati e la società è anch’essa cambiata», ha riassunto dal canto suo nel 2010 l’arcivescovo di Salisburgo Alois Kothgasser: «La Chiesa a un certo punto dovrà chiedersi come deve cambiare». Più concretamente, fino a quando Roma potrà permettere che in alcune comunità cattoliche le messe vengano celebrate volutamente senza la presenza di un sacerdote? In Olanda o in Belgio, alcuni fedeli cattolici, che non si riconoscono più nell’ortodossia ufficiale, hanno abbandonato la loro parrocchia per organizzare celebrazioni alternative, che prevedono sia la distribuzione della comunione sia i sermoni dall’altare. Negli ultimi trent’anni la celebrazione della messa cattolica è cambiata enormemente. Il rito si è personalizzato sempre più, diventando un singolare miscuglio di tradizioni e novità, sostenuto per alcuni decenni dalla Chiesa di Roma e oggi criticato da Benedetto XVI. Le moderne ecclesie nate di recente in alcuni paesi del Nord Europa escono però nettamente dal seminato, e preoccupano non poco parroci e diocesi, soprattutto quando le veglie di preghiere sono presiedute da donne.

Paradossalmente, la stessa posizione della Chiesa di Roma in questo frangente è complicata da una propria scelta, peraltro controversa. Nel 2009 la Santa Sede ha annunciato di essere pronta ad accogliere fedeli e pastori anglicani insoddisfatti della deriva liberale di una Chiesa d’Inghilterra che, contro il desiderio di molti suoi membri, ha deciso nel 1992 di ordinare anche le donne e poi, più recentemente, di ordinare pastori dichiaratamente omosessuali pronti a dare la loro benedizione ai matrimoni tra gay. Lo sguardo corre all’esempio di John Henry Newman (1801-1890), uno dei più noti prelati anglicani

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