La fattoria del pop by Maurizio Pratelli

La fattoria del pop by Maurizio Pratelli

autore:Maurizio Pratelli [Pratelli, Maurizio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ultra
pubblicato: 2024-06-05T22:00:00+00:00


Capitolo undici

Anche se la signora del piccolo negozio di alimentari ha risposto di non avere ancora visto Emma, mi immagino come un vecchio cowboy che dopo aver vinto il duello corre da Anita, la solleva e la porta in braccio fino al saloon aprendo le porte a ventola con la suola degli stivali, poi la mette a sedere sulla poltrona sgualcita davanti al camino e mentre bevono un bourbon gli racconta tutte le storie in bianco e nero di questo selvaggio ovest ligure.

Quel che accade nella realtà non è poi così diverso, cambia solo la location. La casa di Anita si trova al pian terreno di un solido palazzo del borgo giallo ocra con le persiane di legno dipinte di verde. La parte posteriore si apre sulla viuzza che scende fino a Camogli, quella anteriore si affaccia sul golfo. Le finestre dell’appartamento, però, sono tutte disposte sulla sinistra e il mare si mostra solo di scorcio, oscurato verso Punta Chiappa dal muro di un’altra casa.

Anita mi fa sedere in cucina e mi chiede di aspettarla un attimo. Quando torna, sotto il braccio regge un album di pelle scura chiuso da una grossa fibbia. Lo appoggia sul tavolo con fatica ma ancora non lo apre, si sposta verso i fornelli e intanto prepara il caffè.

«È difficile che faccia entrare in casa una persona che ho appena conosciuto. Però lei non ha la faccia di una di quelle canaglie che truffano le vecchiette. Vuole lo zuccherò nel caffè?».

«Lo bevo amaro, grazie».

«Non le ho nemmeno chiesto il suo nome».

«Mi chiamo Luca».

«Senta un po’, Luca, per quale motivo mi ha chiesto dei Canepa?».

«Ora le spiego tutto, ma prima posso sapere se la Emma di cui parlava al negozio è una Canepa?».

Anita versa il caffè nelle tazze, mette i biscotti in un piattino; poi si siede, appoggia il bastone sul bordo del tavolo e mi fissa con due occhi guardinghi e ancora pieni di vita.

«Lei non è la prima persona che viene qui a chiedere di Emma Canepa».

L’entusiasmo è contenuto solo dalla sorpresa di sapere che qualcun altro l’abbia già cercata.

«Posso sapere chi le ha già chiesto di lei?».

«Una ragazza che non conosco, sembrava disperata. Ma Emma era appena partita per l’Irlanda, a fine stagione torna sempre da sua madre. Lei invece perché la sta cercando?».

Sono un po’ restio a dirle la verità. Anita non può essere una qualsiasi vicina di casa, evidentemente tra lei ed Emma c’è un rapporto più profondo, forse frutto di un antico legame con qualche suo parente.

«Signora Anita, lei lo sa che Emma quando era ancora molto giovane faceva la cantante e che all’inizio ha avuto un grande successo?».

«Sì, me l’ha detto molto tempo fa».

«Comunque io sono un giornalista di Milano e il mio quotidiano vorrebbe che raccontassi la sua storia».

«Lasciatela in pace, con quella vita ha chiuso, ora è felice qui, nella casa di quel gran signore che è stato suo nonno. Antonio e la sua povera Nina se ne sono andati uno dopo l’altro nel giro di pochi mesi, lei per un tumore, lui per il dolore».



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