La filosofia di Andy Warhol by Andy Warhol

La filosofia di Andy Warhol by Andy Warhol

autore:Andy Warhol [Warhol, Andy]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858826720
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2016-09-26T22:00:00+00:00


10.

Atmosfera

B: Volevo fare un film che mostrasse come era triste e poetica la vita di queste due vecchie signore in queste stanze piene di gatti e di giornali.

A: Non dovrebbe essere triste. Dovrebbe semplicemente esprimere: “È in questo modo che oggi si vive”.

Lo spazio è un unico spazio, il pensiero è un unico pensiero, ma la mia mente divide i suoi spazi in altri spazi e in altri spazi, e i pensieri in altri pensieri e in altri pensieri. Come un grande condominio. Occasionalmente rifletto sull’unico Spazio e sull’unico Pensiero, ma non spesso. Di solito mi occupo del mio condominio.

Il condominio ha acqua corrente fredda e calda, qualche sottaceto Heinz sparso in giro, qualche cioccolatino ripieno alla ciliegia, e quando si accende l’idea di un gelato alla vaniglia di Woolworth ricoperto di cioccolato caldo e panna, allora so di possedere realmente qualcosa.

(Questo condominio medita moltissimo: di solito resta chiuso il pomeriggio, la sera e la mattina.)

La mente costruisce spazi negli spazi. È un lavoro che richiede una grande fatica. Un sacco di spazi faticosi. Più si invecchia e più aumentano gli spazi e i compartimenti. E aumentano le cose da sistemare nei compartimenti.

Essere realmente ricco credo significhi avere un unico spazio. Un grande spazio vuoto.

Credo realmente negli spazi vuoti, sebbene io come artista produca una montagna di rifiuti.

Spazio vuoto è uno spazio non sprecato.

Spazio sprecato è ogni spazio che contiene dell’arte.

Un artista è qualcuno che produce cose di cui la gente non ha alcun bisogno ma che lui, per qualche ragione, pensa sia una buona idea rifilargli.

È molto meglio fare della Business art che della Art Art, perché la Art Art non sostiene lo spazio che occupa, al contrario della Business art. (Se la Business art non sostiene il suo spazio esce dal business.)

Così da una parte credo realmente negli spazi vuoti, ma dall’altra, poiché continuo a fare un po’ d’arte, produco ancora rifiuti che la gente mette negli spazi che, a parer mio, dovrebbero rimanere vuoti: voglio dire che aiuto la gente a riempire i suoi spazi, mentre invece vorrei aiutarla a svuotarli.

E vado anche oltre: io stesso non seguo la mia filosofia, perché neppure io riesco a svuotare i miei spazi. Non è la mia filosofia che mi tradisce, sono io che tradisco lei. Predico bene e razzolo male.

Guardando le cose vedo sempre lo spazio che occupano. Vorrei che quello spazio ricomparisse, che tornasse com’era, perché se contiene qualcosa è uno spazio perduto. Se vedo una sedia in uno spazio bello non m’importa di quanto sia bella la sedia, non potrà mai essere bella quanto lo spazio vuoto.

La mia scultura preferita è un muro con un buco che incornici lo spazio dall’altra parte.

Sono convinto che ognuno di noi dovrebbe vivere in un unico grande spazio vuoto. Può andare bene anche piccolo, basta che sia pulito e vuoto. Mi piace il modo giapponese di arrotolare ogni cosa e di chiuderla nei ripostigli. Ma io non vorrei avere neppure i ripostigli, sarebbe ipocrita. Ma se non riesci a essere radicale



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.