La gloriosa follia by Louis de Wohl

autore:Louis de Wohl [de Wohl, Louis]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-02-21T12:00:00+00:00

Capitolo 22

Mentre Cassio gli faceva rapporto, Vibio Marso non riusciva a stare fermo. A passetti rapidi, camminava avanti e indietro nel suo studio, sbuffava e sogghignava, irritando Cassio con il suo entusiasmo. «Straordinario» disse, infine. «Mai sentito niente di simile.»

«Non posso darti torto» replicò Cassio, asciutto. «I miracoli sono rari.»

«Oh, non mi riferivo a quello. E quand’anche... lasciamo stare.»

«Parli di nuovo per enigmi.»

Il governatore scoppiò a ridere. «Da che pulpito! Il tuo intero rapporto non è altro che un groviglio di enigmi. Per fortuna anche il vecchio Mago me ne ha inviato uno, colmando le lacune. Sei riuscito in un’impresa impossibile. Una vittoria clamorosa, e di enorme importanza.»

Questa volta anche a Cassio scappò da ridere. «Per quanto riguarda il mio intervento, direi piuttosto una clamorosa sconfitta. Io non ho fatto un bel niente.»

«Sei pazzo» dichiarò Marso. «Ma la tua è una pazzia stranamente proficua. Ottiene risultati, e a me non importa altro. Lascia che ti dica io cos’hai fatto. In primo luogo, hai intuito il segreto del re. Lo hai collegato all’esecuzione di quel tale Jaqob, e all’arresto del tuo Cephas. Altri agenti avevano già avanzato la vaga ipotesi che il segreto riguardasse in qualche modo la religione, ma io ero rimasto scettico. Erode Agrippa non ha religione. Si atteggia a buon ebreo, per ovvi motivi, ma non è né buono né ebreo, quindi quelle ipotesi mi sembravano campate per aria. Ma questa idea del Messia è tutt’altro paio di maniche. Significa potere. Un’aura di divinità. Precisamente ciò di cui Agrippa aveva bisogno per il suo piano. Riesci a immaginare gli ebrei che sfidano Roma? Assurdo. Ma se trovano un capo capace di convincerli – convincerli davvero – di essere mandato dal loro Dio, di essere lui stesso semidivino, o divino, o quello che è, sarebbero capaci di tutto. È stato questo a colpire tanto il nostro Mago: che tu abbia potuto concepire un’idea simile fin da principio. Come hai visto, è un vecchio astuto, ed è un bene che abbia tanto bisogno di noi. Senza l’impero a tenere i pirati alla larga dal Mediterraneo, quel borsaiolo impenitente non potrebbe esercitare la sua particolare forma di pirateria, che chiama commercio.»

«Io volevo soltanto...»

«Liberare Cephas, lo so. A Mago lo hai ripetuto parecchie volte. Tante che alla fine ha capito quale valore Agrippa attribuisse a Cephas... alla sua morte, intendo. Ha indagato, e ne ha avuto la conferma. E la sorte lo ha favorito, con il caso di Fortunato. Ha svolto un ottimo lavoro, e glielo dirò. La trovata di spacciare un suo uomo per medico e infiltrarlo in casa prima dell’arrivo del vero ciarlatano è stata geniale. Detto tra noi, ho sospettato Mago stesso di avere pagato il cuoco di Fortunato per avvelenarlo, ma pare che il mandante fosse davvero Agrippa. Comunque, Fortunato ha avuto il tempo di parlare prima di morire. Ora sappiamo che Agrippa non agirà prima di avere conquistato la Fenicia e di essersi proclamato Messia o dio o quello che è. Al momento, i suoi rapporti con la Fenicia sono piuttosto tesi.

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