La grande guerra by History Channel

autore:History Channel [History Channel]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Parte terza

VIVERE LA GUERRA

Ciò che più ha condizionato il XX secolo è stata la violenza. Quei cento anni possono fregiarsi del discutibile vanto di essere stati il periodo più violento della storia e di avere visto il maggior numero di conflitti, il maggior numero di vittime e soprattutto la nascita di modi nuovi e spaventosi per colpire e uccidere. L’impiego bellico dei ritrovati dello sviluppo industriale è stato un marchio terribile nella coscienza umana, un marchio indelebile che tutti portiamo e di cui è necessario conservare memoria, se non vogliamo ripetere gli errori del passato. La Prima guerra mondiale fu il primo capitolo, immenso e terribile, di quel processo, il colpo di pistola che diede il via alla corsa di un mondo affascinante e minaccioso: il nostro mondo. Il suo significato reale può essere compreso soltanto passando dalla sfera delle decisioni politiche e delle azioni militari a quella della quotidianità degli uomini e delle donne le cui vite furono rovinate – e in molti casi troncate – tra il 1914 e il 1918.

Negli ultimi decenni gli storici si sono sforzati di dare un volto alla storia come tradizionalmente viene raccontata, di abbandonare il quadro generico e generalizzato degli eventi, per approfondirlo e così portare alla luce l’angoscia e il dolore di chi visse quell’epoca. La prima sorpresa è stata la varietà di quelle esperienze, diverse a seconda dell’età, del sesso, dei paesi. E al tempo stesso la somiglianza dei sentimenti provati da persone di ogni tipo, che vivevano in luoghi diversi del pianeta: le stesse paure, le stesse sofferenze e le stesse speranze per un futuro di pace che, comunque, sentivano molto lontano.

Alcune di queste persone portarono sulle spalle il peso della guerra, misero in atto i grandi piani militari, uccisero e morirono per ordine di uomini che non avevano mai visto in vita loro e per decisioni di cui spesso non afferravano il senso e l’utilità. Altre non combatterono al fronte, ma non per questo rimasero estranee alla guerra. In molti luoghi del mondo la mobilitazione delle truppe e le conseguenze delle battaglie svoltesi a chilometri di distanza si ripercossero sulla vita quotidiana di chi era rimasto a casa. La guerra perseguitò tutti, anche le persone che non lottarono con le armi in pugno. Per alcuni gruppi, come le donne, i bambini, le minoranze etniche, il conflitto fu un’esperienza che stravolse la loro esistenza all’interno della società europea. Come vissero e come cambiarono in quei quattro anni di sofferenze? In quale modo quegli anni condizionarono il loro futuro e quello delle società a cui appartenevano? Sono domande a cui è difficile dare risposta, ma non per questo dobbiamo evitare di guardare in faccia la guerra, perché al di là degli eventi bellici e politici l’eredità morale più preziosa di quegli anni terribili risiede nell’esperienza di coloro che li vissero in prima persona.

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