La molla e il cellulare by Marco Malvaldi & Samantha Bruzzone

autore:Marco Malvaldi & Samantha Bruzzone [Malvaldi, Marco & Bruzzone, Samantha]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Cortina ed.
pubblicato: 2022-11-09T23:00:00+00:00

Per visualizzare cosa succede, puoi immaginarti gli atomi come se fossero legati tra loro da delle molle. Se pigi – pardon, comprimi –, le molle si accorciano; se tiri, si allungano.

Purtroppo, come abbiamo detto su, non è facile vedere un allungamento di un centesimo di milionesimo di milionesimo di centimetro: in che modo, allora, possiamo sperare di vedere il fenomeno coi nostri occhi?

Sempre grazie alle molle.

Tutto si deforma: solo che in una molla si vede

Abbiamo accennato, a inizio capitolo, che Galileo non riuscì a capire per quale motivo non attraversava il pavimento. Il primo uomo a spiegarlo fu un inglese, Robert Hooke, nel 1679.

All’epoca andavano di moda i primi orologi a molla: degli orologi che come motore, invece di un pendolo, avevano una lunga molla a spirale che andava caricata girandola e stringendola su se stessa.

La molla era collegata a tutta una serie di ingranaggi: tornando alla sua forma naturale, cioè srotolandosi dopo essere stata caricata, metteva in moto tutti questi meccanismi. Ovviamente, gli ingranaggi facevano resistenza, e la molla ci metteva un po’ a tornare alla sua forma originale: negli orologi di qualità, circa una giornata.

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