La musica e l'ineffabile by Vladimir Jankélévitch

La musica e l'ineffabile by Vladimir Jankélévitch

autore:Vladimir Jankélévitch
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 2014-03-28T23:00:00+00:00


12. L’indicibile e l’ineffabile. Il senso del senso

Dunque la maschera inespressiva che oggi la musica volentieri indossa probabilmente ricopre il proposito di esprimere l’inesprimibile all’infinito. La musica è fatta per questo - diceva Debussy.92 Precisiamo però: il mistero che essa ci trasmette non è l’inesprimibile sterile della morte, ma l’inesprimibile fecondo della vita, della libertà e dell’amore. In breve: il mistero musicale non è l'indicibile, ma l'ineffabile. L’indicibile, infatti, è la notte nera della morte e desolante non-essere, la cui tenebra impenetrabile come un muro invalicabile ci impedisce di accedere al suo mistero: indicibile, quindi, perché su di esso non c’è assolutamente niente da dire e rende l’uomo muto, prostrando la sua ragione e pietrificando come Medusa il suo discorso. L’ineffabile invece, tutto all’opposto, è l’inesprimibile perché su di esso c’è infinitamente, interminabilmente da dire: tale è l’insondabile mistero di Dio; e l’inesauribile mistero dell’amore, che è il mistero poetico per eccellenza. Sicché se l’indicibile, congelando ogni poesia, somiglia ad un sortilegio ipnotico, l’ineffabile, grazie alle sue proprietà fecondamente ispiratrici, agisce piuttosto come un incanto e differisce dall’indicibile quanto l’incanto dalla fascinazione. La perplessità stessa che esso provoca, al pari dell’imbarazzo di Socrate, è una feconda aporia. “Manca la parola”, scrive da qualche parte Janacek:93 dove la parola manca, là comincia la musica; dove le parole si arrestano, là l’uomo non può che cantare. Anche Heinrich Heine lo diceva94. L’ineffabile fa scattare nell’uomo uno stato di vitalità, poiché sull’ineffabile c’è di che parlare e cantare fino alla fine dei secoli... E chi, in questo campo, potrebbe affermare: “tutto è stato detto”? No, nessuno mai la finirà con uno charme che né interminabili parole né innumerevoli musiche potrebbero esaurire: qui c’è molto da fare, da meditare, da dire - molto da dire, e quindi e incessantemente tutto da dire! Insieme alle promesse incluse nell’ineffabile ci viene data la speranza di un vasto avvenire. Si penetra senza fine in quelle profondità trasparenti e in quella gioiosa pienezza di senso che, se è infinitamente intelligibile, è altresì infinitamente equivoca. L’inesprimibile-ineffabile, essendo esprimibile all’infinito, è portatore dunque di un “messaggio ambiguo”, e in questo senso somiglia al “non-so-che” di Henri Bremond. La distanza dalla negatività indicibile alla positività ineffabile non è grande quanto quella dalla tenebra cieca alla notte trasparente? o quanto quella dal silenzo muto al silenzio tacito? E difatti dal lontano brusio dei pianissimi germina la musica. Il senso del senso è dunque un’ineffabile verità: e se quando si tratta della vita diventa non senso (in quanto non è che l’assurdità letale della morte), quando viene sprigionato dalla musica si trasforma invece in un mistero di positività.

Come si vede, la reticenza, l’espressione globale, la suggestione retrospettiva sono tutti mezzi paradossali per esprimere più efficacemente. La musica non significa niente - ma l’uomo che canta è un luogo d’incontro di significati. La musica è il regime ambiguo dell'Espressivo che non esprime niente. In opposizione a un pensiero onesto, sincero e serio, che concepisce o esprime necessariamente qualche idea presente e particolare, questo o quel pensiero e proprio a un determinato momento, la musica non conosce l’esigenza nominalista.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.