La nave più bella (Italian Edition) by Comencini Cristina

autore:Comencini, Cristina [Comencini, Cristina]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858850473
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2012-02-08T23:00:00+00:00

Antonio era entrato e si era levato le scarpe. Con compiacimento si era poi odorato la punta dei piedi: era sudaticcia e calda, gli procurava un intenso piacere. Spesso la sera, prima di dormire, immergeva la testa sotto le coperte: lì dentro, gli odori del suo corpo si accumulavano e respirarli lo faceva sentire vicino al sonno. Aveva riposto ordinatamente sotto il letto gli scarponcini impolverati. Poi, con le mani sui fianchi, dritto davanti alle mensole con tutte le navi costruite e quelle ancora da finire, cercava di immaginare su quale gli sarebbe piaciuto imbarcarsi, quel giorno. Non aveva voglia di lavorarci, e comunque gli mancava la colla. Scelse una nave con le croci rosse sulle vele gonfiate dal vento.

Controllò con mani esperte che le gomene e le sartie fossero in ordine e reggessero ancora dopo le spolverate di sua madre. Quella era una delle caravelle di Colombo, era la Niña, l’unica ritornata vincitrice.

Caricò mentalmente la stiva con carne salata e gallette, perché i marinai mangiano solo cibi conservati e infatti hanno tutti lo scorbuto. Salì a bordo come semplice marinaio: più che dare ordini gli piaceva maneggiare le gomene rese dure dalla salsedine. Adorava quello strato bianco di sale che si forma sulla pelle e sul legno delle imbarcazioni e avvolge tutto quello che sta vicino al mare di odore di sardine, di pesci e di reti. Quando andava al mare passava lunghe ore con l’acqua alle caviglie, in cerca di telline, e si leccava avidamente i polsi salati e intostati dal sole.

Ora la nave era diventata enorme, grande come tutta la sua stanza, e a lui era facile passeggiare in coperta, tenere il timone e manovrare le vele. Si era a metà della traversata verso le Indie. La navigazione procedeva regolare e la notte era tranquilla; la luce delle stelle indicava con chiarezza la rotta. La luna rischiarava il ponte, facilitando le operazioni.

Si era steso a pancia sotto per vedere la fiancata, e con la mano spingeva la nave, inclinandola leggermente su un lato per dare l’idea del movimento delle onde.

Ma non era lui che la spingeva. Lui era salito sul pennone per scrutare l’orizzonte.

Strisciando per terra come un serpente cercava di mimetizzarsi dietro la chiglia. I piedi, liberi dalle scarpe, vorticavano furiosamente per l’eccitazione.

Non era più lì. Stava tirando più che poteva una lunga fune, e insieme ai compagni gridava degli “Oooh… Issa!” pieni di forza.

Il grande corpo del veliero cominciò a tremare come colto da una crisi di epilessia.

Ma era solo una tempesta, una furiosa tempesta che li aveva sorpresi nel Mar dei Sargassi. Tutti gli uomini erano saliti in coperta per ammainare le vele che altrimenti sarebbero state strappate dalla furia dei venti.

Era un gran gridare ordini e contrordini. Alcuni marinai erano stati sbalzati fuori bordo.

Antonio emetteva strani suoni gutturali, cambiava spesso voce perché tante erano le parti che doveva recitare.

Poi la tempesta, quella terribile e improvvisa tempesta, finalmente era passata e la Niña era ancora lì, sul mare notturno grigio e scintillante, pronta ad affrontare nuove avventure.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.