La nona casa (Italian Edition) by Leigh Bardugo

autore:Leigh Bardugo [Bardugo, Leigh]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2020-05-04T16:00:00+00:00

Stasera Bob Woodward è riuscito a sapere le coordinate di una rivendita clandestina di alcolici abbandonata da qualcosa che non sembrava molto più che un frammento di spina dorsale, una mascella spezzata e un ciuffo di capelli. Nessuna quantità di bourbon dell’età del jazz potrà farmi dimenticare quella vista.

Diario degli anni alla Lethe di Butler Romano

(Saybrook College ’65)

13

Autunno

Darlington si era risvegliato dalla festa della Manuscript con i peggiori postumi della vergogna di tutta la sua vita. Alex gli mostrò una copia del rapporto che aveva mandato. Era stata nebulosa sui dettagli e, anche se lui avrebbe voluto essere il tipo di persona da esigere un rigoroso rispetto della verità, non sapeva proprio se sarebbe mai più riuscito a guardare il preside Sandow negli occhi, una volta che avesse saputo i particolari della sua umiliazione.

Si fece una doccia, preparò la colazione per Alex, poi la riportò alla Tana. Tornò a Black Elm con le immagini della sera precedente che formavano una macchia confusa nella sua testa. Raccolse le zucche lungo il vialetto e le buttò sopra il mucchio della composta, rastrellò il prato sul retro per liberarlo dalle foglie. Si sentiva bene a lavorare. La casa improvvisamente gli sembrava molto vuota, come non lo era da tempo.

Aveva portato poche persone a Black Elm. Quando vi aveva invitato Michelle Alameddine, al primo anno, lei aveva detto: “Questo posto è pazzesco. Quanto pensi che valga?”. Lui non le aveva saputo rispondere.

Black Elm era un vecchio sogno, le sue romantiche torri erette grazie a una fortuna costruita sugli stivali di gomma vulcanizzata. Il primo Daniel Tabor Arlington, quadrisavolo di Darlington, dava impiego a trentamila persone nel suo stabilimento di New Haven. Aveva comprato opere d’arte e oggetti d’antiquariato di dubbia autenticità, aveva acquistato un “bungalow” per le vacanze su un lago del New Hampshire di cinquecento metri quadrati, distribuiva tacchini il giorno del Ringraziamento.

I tempi duri erano cominciati con una serie di incendi alla fabbrica ed erano finiti con la scoperta di un procedimento che permetteva di rendere la pelle impermeabile. Gli stivali di gomma Arlington erano robusti e facili da produrre in massa, ma erano tristemente scomodi. Quando Danny aveva dieci anni, ne aveva trovati un mucchio nella soffitta di Black Elm, gettati in un angolo come se si fossero comportati male. Aveva frugato finché non ne aveva pescati due dello stesso numero e con la maglietta li aveva ripuliti dalla polvere. Anni dopo quando, avendo preso la sua prima dose di elisir di Hiram aveva visto il suo primo Grigio, pallido e scolorito come se fosse ancora avvolto nel Velo, il suo aspetto gli avrebbe ricordato quegli stivali ricoperti di polvere.

Si era riproposto di indossare gli stivali per tutto il giorno, girando per Black Elm e sguazzando nel fango del giardino, ma aveva resistito solo un’ora prima di toglierseli e ributtarli sopra la pila. Allora aveva compreso chiaramente perché, non appena alla gente era stata offerta un’altra opzione per tenere i piedi asciutti, l’aveva colta al volo. La fabbrica di stivali aveva

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