La notte di Kate by Charlotte Link

autore:Charlotte Link
La lingua: ita
Format: azw3
editore: Corbaccio
pubblicato: 2022-12-16T14:16:54+00:00

5

Riconobbe la macchina di Caleb parcheggiata davanti a casa sua e, sebbene avesse continuato a temere che lui non si sarebbe più fatto vivo, in quel momento era tutt’altro che felice della sua presenza. Sapeva di avere un aspetto esausto e spento, aveva fame, freddo, non si sentiva pronta ad affrontare proprio adesso l’ennesimo problema. Pamela l’aveva informata per telefono degli ultimi sviluppi. L’unico suo desiderio era di mangiare qualcosa e andare subito a letto.

Imboccò il vialetto, fermò la macchina e scese. Caleb era di fronte alla porta di casa.

«Finalmente. Sono qui da un’eternità!»

«Perché non hai aspettato in macchina?»

«Faceva troppo freddo. E mi annoiavo. Per questo mi sono piazzato stupidamente davanti alla porta.» Anche lui aveva un’aria sfinita. Kate se ne accorse andandogli più vicina. Ed era infreddolito. «Dove sei stata?»

«Al lavoro.»

«Ma è Santo Stefano oggi!»

«Lo so.» Lo raggiunse e aprì la porta d’ingresso. Messy si precipitò verso di loro e saltò letteralmente in braccio a Caleb. Lo adorava, e Kate ne era un po’ gelosa. Dopotutto era la sua gatta.

In casa faceva un bel calduccio e dal salotto proveniva il bagliore delle luci di Natale. Avrebbe potuto essere una scena serena e accogliente: due persone che tornano a casa per trascorrere una piacevole serata insieme. E invece la tensione tra di loro era palpabile. Non era una buona serata, non era un buon momento.

Kate si fermò in corridoio. «Che cosa vuoi?» chiese.

Lui la guardò stupito. «Che cosa voglio?»

«Sì. Perché sei qui?»

«Io pensavo…» Lasciò la frase a metà per chiedere invece senza preamboli: «Perché te ne sei andata di nascosto?»

«Quando?» domandò Kate, pur sapendo benissimo a che cosa si riferiva.

«Ieri. Ieri mattina. Sei sparita.»

Lei si tolse il cappotto e gli stivali. «C’è bisogno che ti dia una spiegazione?»

«Dopo quello che c’è stato… direi di sì.»

«Che cosa c’è stato?»

Il suo atteggiamento scontroso lo lasciava perplesso. «E me lo chiedi?»

«Sì. Te lo chiedo. Che cosa è stato? Un’altra delle tue avventure da una sera. A quanto si dice di te, è il tuo hobby preferito. Stavolta è capitato con me. Per caso. Passavo giusto di lì. Nient’altro. E non ci sarà altro.»

«Kate…»

«È tutto quello che ho da dire» tagliò corto lei.

La sua barriera difensiva di ostilità e asprezza lo rendeva indifeso. «Ho forse sbagliato qualcosa?» domandò.

«No. Era la situazione a essere sbagliata. Caleb, l’altra sera avevamo bevuto entrambi troppo. Tutto qui. Lasciamo perdere.»

«Io non ero ubriaco.»

«Io però sì.»

Rimasero a fissarsi per un attimo in silenzio.

«Vuoi che me ne vada?» le chiese poi Caleb.

Tutt’a un tratto Kate ebbe l’impressione che le si sarebbe spezzato il cuore se lui fosse sparito ora nell’oscurità. Come le si sarebbe spezzato il cuore se si fosse abbandonata a qualche emozione proprio ora. Lo aveva fatto una volta, tanto tempo prima, con David: si era aperta senza remore, si era abbandonata all’amore, e in vita sua non aveva mai subito una delusione tanto cocente. Probabilmente Caleb era persino più pericoloso di David. Non perché fosse una persona peggiore, ma perché non era in grado di portare avanti una relazione.

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