La nuova moglie by Jane Corry

La nuova moglie by Jane Corry

autore:Jane Corry [Corry, Jane]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
ISBN: 9788858518113
editore: Piemme
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


25

Lily

«No, no! Hai di nuovo spostato le mie scarpe. Adesso non posso più metterle. Perché l’hai fatto? Perché?»

Mi ripeto di respirare e restare calma. Non devo urlare, né lasciarmi andare alla rabbia, né cercare di farlo ragionare. So già che non funziona. Sfogarmi in questo modo serve soltanto a farmi stare temporaneamente meglio. Ma poi mi sentirò in colpa. Anche perché sto per lasciarmi tutto questo alle spalle – e non vedo l’ora – per tornarmene al mio lavoro e alla mia casa a Londra, mentre Tom rimarrà qui con mia madre. E perché mi troverò a pensare che forse non avremmo dovuto averlo…

No, questo non è vero. Amo mio figlio, lo amo con ogni fibra del mio corpo. Non appena l’ho visto ho capito quanto lo volevo. Ma non sapevamo quello che stavamo facendo. Ed è dura avere a che fare con un ragazzino di undici anni che si comporta a volte come un bambino piccolo e altre come un intellettuale, al limite del geniale. Non è facile crescerlo, ed è per questo che abbiamo deciso di non avere un altro figlio.

«Ci penso io, tesoro. Non preoccuparti» mi rassicura mia madre con voce dolce, iniziando a riordinare le scarpe, spostate dall’ordine perfetto in cui Tom le ha allineate ieri sera. È una delle sue “piccole fissazioni”, Ed le chiama così. Sono rituali che sembrano offrire a nostro figlio quella sicurezza che noi non siamo in grado di garantirgli.

«Mi capita spesso di vedere cose del genere» aveva detto lo specialista con un sospiro. «Non è colpa vostra. La sindrome di Asperger esiste da sempre, soltanto che adesso abbiamo un’etichetta per definirla. Può essere ereditaria, ma può anche comparire senza che ci sia una storia familiare.» Poi, ignaro della mia angoscia, il dottore aveva proseguito: «Di solito i primi sintomi si manifestano intorno all’ottavo mese di vita. Alcune madri, però, dicono di aver avuto fin dall’inizio il sospetto che ci fosse qualcosa che non andava».

Avevo ripensato al giorno della nascita di Tom. Quando aveva aperto gli occhi si era guardato intorno spaesato. Sembrava più silenzioso degli altri bambini del reparto, ma non appena lo avevano fatto piangere era esploso in un urlo stridulo e triste che mi aveva spaventata a morte. È andata davvero così oppure ero già angosciata per conto mio? Terrorizzata all’idea di diventare madre proprio quando sembrava che la mia carriera stesse per decollare. Proprio quando Ed e io stavamo tentando maldestramente di far ripartire il nostro matrimonio.

Ma dopo aver mostrato a mio marito il risultato del test di gravidanza, avevamo raggiunto una specie di tacito accordo: da quel momento avremmo smesso di tentare e lo avremmo fatto funzionare e basta. La mia mente era tornata a quella sera in cui avevo sentito mia madre accusare mio padre di averla tradita. Avevo paura che si sarebbero lasciati e avevo accolto con sollievo la notizia che sarebbero rimasti insieme. Certo, molti bambini crescono benissimo anche con un solo genitore. Ma poi avevo ripensato a Carla e Francesca. Ero sicura di voler finire come loro?

Inoltre, Ed era un uomo nuovo.



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