La piega del tempo by Paola Barbato

La piega del tempo by Paola Barbato

autore:Paola Barbato [Barbato, Paola]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2022-09-27T12:00:00+00:00


11.

CHE COSA FAI TU QUI?

Orlando e Gigliola Rostagno erano soddisfatti.

Dopo quel brutto episodio della fuga avevano fatto una chiacchierata con il loro primogenito.

«Tu non sei una testa calda, Mattia, non sei un impulsivo, lo sappiamo bene!» era partito il papà.

«Lo vedi com’è diversa da te, Gaia, com’è ancora bambina, immatura…» aveva proseguito la mamma.

«Non ti stiamo dicendo di smettere di frequentarla, non lo faremmo mai.»

«Siamo persone ragionevoli, noi, non come i Bellini!»

«È solo che devi aspettare che anche lei maturi, che abbandoni questi atteggiamenti infantili.»

«Sappiamo bene che l’idea deve essere stata sua e che tu l’hai seguita per non lasciarla sola.»

«Vedi? Il tuo errore è stato questo, sei troppo protettivo.»

«Credi davvero che sarebbe scappata, se non ci fossi stato tu a proteggerla?»

«Smettila di farle da scudo.»

«Se non andrà a sbattere contro gli ostacoli della vita non imparerà mai!»

E via così per almeno mezz’ora. Qualche giorno dopo quel discorso, i suoi genitori si erano resi conto che Mattia era radicalmente cambiato. Si era messo a studiare con impegno, aveva fatto ricerche su Internet e aveva preso appunti febbrilmente.

Loro due erano stati felici di vederlo così impegnato, era un ottimo segno, anche perché non aveva mai chiesto di rivedere Gaia. Certo, erano stati un po’ duri con lei, ora che lo spavento era passato si rendevano conto che addossare tutte le colpe a una ragazzina che avevano visto crescere forse non era stato corretto, ma l’importante era che Mattia stesse superando brillantemente quel momento di crisi.

A Gigliola mancava un po’ Eleonora, ormai non si parlavano dal giorno del ritorno dei ragazzi, ma non aveva intenzione di riavvicinarsi per prima.

A casa Bellini, Eleonora pensava più o meno le stesse cose, concordando soprattutto sul fatto che separare Gaia e Mattia fosse stata la soluzione migliore. Adesso sua figlia era molto più tranquilla e faceva cose perfettamente in linea con la sua età. Non che lei la vedesse, perché non appena rientrava da scuola Gaia si chiudeva in camera sua e alzava la musica, sbucando solo all’ora dei pasti. Ma in fondo non fanno così tutti gli adolescenti?

Quindi, una settimana dopo la scomparsa di Mattia e Gaia, tutto era tornato a una nuova normalità: i Rostagno avevano ripreso ad avere la loro vita caotica e i Bellini a impegnare ogni momento libero con qualche attività.

Gaia aveva chiesto di poter assistere al torneo di pallamano della scuola e Mattia aveva ottenuto di andare a studiare da un compagno di scuola, Christian Bonazzo. Nessun membro delle due famiglie verificò davvero dove si stessero dirigendo i propri figli, anche se Eleonora aveva in mente di uscire prima dal lavoro e andare ad assistere alle partite insieme alla figlia.

Quel pomeriggio Fausto, il bidello, faceva la spola tra l’ingresso della scuola e la palestra, dove si stava svolgendo il torneo di pallamano. C’era un gran andirivieni di alunni e genitori, lui controllava, accompagnava, ritornava all’ingresso. Quando la vide arrivare, gli venne un colpo.

– Buongiorno, Fausto.

La stramaledetta ragazzina che gli era scappata sotto il naso e poco ci era mancato che lo facesse licenziare.



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