La quinta incantatrice vol. 1 by Robert Newcomb

autore:Robert Newcomb [Newcomb, Robert]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Armenia
pubblicato: 2003-01-01T23:00:00+00:00

L’Eletto verrà, preceduto da un altro. E la sapienza che cerca la chiederà un giorno a colui che recupererà la pietra. E le adepte del Pentacolo, coloro che praticano le Bizzarrie, reclameranno la femmina degli Eletti, e la piegheranno ai loro scopi.

Capitolo primo delle Bizzarrie del Tomo, pagina 1237

S

vegliandosi, Tristan la trovòancora sdraiata al suo fianco, la schiena contro di lui e la calda curva delle natiche premuta contro l’inguine. Nell’aprire gli occhi, scoprì di avere il volto a una spanna dai lunghi capelli biondi di lei. Avevano la consistenza delicata di barbe di pannocchia, e avvicinandosi ancora ne avvertì la fragranza di gelsomino, una delle tante cose di quella donna che l’avevano attratto la notte precedente. Riprendendo lentamente possesso del braccio destro, lo ritirò dolcemente da sotto il suo corpo. Come previsto, lei si mosse appena e mormorò qualcosa nel sonno, sprofondando subito nei sogni. Che fossero belli, si augurò il principe.

Allungò la mano alle sue spalle per recuperare un altro po’ del guanciale ricoperto di seta e si tirò leggermente a sedere, cosa che gli fece venire in mente di aver consumato troppo vino durante la cerimonia di ispezione. Per fortuna, non stava male, né vedeva la stanza ruotare, ma avvertiva in testa qualcosa di più di un debole martellio a causa del vino rosso che, la sera prima, era scorso come acqua. Proveniva dai vigneti di

Florian’s Giade, la regione che produceva la miglior uva del regno, a sud-ovest di Tammerland. Solo il meglio per l’erede legittimo, pensò. Ma se il non diventare re avesse significato bere solo vino dozzinale per il resto della vita, avrebbe pagato volentieri un prezzo del genere.

Guardò di nuovo la bella donna che gli stava accanto, riflettendo sugli avvenimenti della sera. Si chiamava Evelyn del Casato di Norcross e, ricordava vagamente Tristan, il padre era un ricco possidente della zona di Farplain, al centro del regno. Come molti altri ospiti, era venuta alla cerimonia di ispezione con i genitori per pura curiosità. Alloggiavano in una delle tante locande della città, e i suoi l/avevano lasciata a palazzo, apparentemente contenti di vederla immersa in una conversazione con il principe. Si strofinò il viso con la mano, chiedendosi di che umore sarebbero stati quel mattino nel vedere che la figlia non aveva dormito nel suo letto. Sperava sinceramente che il padre fosse per il re solo una conoscenza superficiale.

Era venuta nel suo alloggio di buon grado, come sempre facevano le donne, e quasi subito erano caduti ridendo l’uno nelle braccia dell’altro. Altre due volte, durante la notte, aveva, cercato la sua presenza e lui l’aveva accontentata. Ma, come al solito, per lui non era stato amore.

Evelyn si girò verso Tristan. Il principe le infilò le dita fra i capelli, sollevandoli dalla fronte, e la baciò delicatamente sulle labbra. Gli occhi azzurri di lei si aprirono, prima lentamente, poi di scatto, non appena la donna si rese conto di dove si trovava e i ricordi cominciarono a trasformarsi in una fonte di cospicuo imbarazzo. Immediatamente, si tirò il lenzuolo di seta blu scuro sui seni, come se lui non li avesse mai visti.

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