La seduzione di Bran by Jules Barnard

La seduzione di Bran by Jules Barnard

autore:Jules Barnard
La lingua: ita
Format: epub
editore: Jules Barnard


Capitolo Diciassette

Bran lasciò la Pioneer Trail e imboccò una strada privata. La strada cominciava a due corsie e si restringeva fino a diventare a una sola corsia con poche case separate da grandi appezzamenti di terreni recintati. Svoltò a destra prima di una piccola casa con due stanze da letto e guidò verso la parte posteriore del lotto, piuttosto ampio, dato che la casa era situata su ottomila metri quadrati di terreno.

Si fermò nel suo punto preferito della proprietà e spense il motore, con il retro del pickup che dava sulla foresta.

Ireland si guardò attorno. «È un bel posto, ma il proprietario non obietterà se parcheggiamo qui?»

«Noooo.» Bran avrebbe potuto portarla dovunque. C’erano un mucchio di bei posti al Lago Tahoe per un picnic serale. «So per certo che al proprietario non dispiacerà.»

Lei sembrò scettica. «Come lo sai?»

«Perché...», Bran gettò le chiavi nel cassettino dei guanti, mentre un soffio del profumo floreale e d’arancia di Ireland lo colpiva come una droga, «... perché la casa è mia.» Bran si raddrizzò lentamente, di colpo nervoso, incerto su come avrebbe reagito Ireland al fatto che avesse scelto casa sua per la serata.

«Oh.» Ireland si morse il labbro. «Sta-staremo qui?»

Grande, l’aveva innervosita. «Va bene? Ho portato delle coperte.» E un materasso, per stare comodi. Merda. Dava una cattiva impressione, vero? «Possiamo andare da qualche altra parte» disse. «Posso portarti in un ristorante. Ce ne sono parecchi...»

«No.» Ireland sorrise. «Qui è bello. Non ho mai fatto un picnic la sera. E le case sono così lontane che sembra di essere nei boschi.»

Bran sospirò, sollevato. L’ultima cosa che voleva era metterla a disagio. Non era a quello che mirava la serata. Doveva più essere una penitenza per essersi comportato da stronzo, per poi cambiare idea e baciarla tante volte. Anche se non aveva mai avuto l’impressione che lei obiettasse ai baci.

«Vieni» le disse. «Ho un cestino con del cibo sul retro del pickup.»

Quando scesero dal pickup, in sottofondo si sentiva il mormorio dell’Heavenly Valley Creek che scorreva vicino. Bran abbassò la sponda, prendendo una coperta e passandola a Ireland. Le serate potevano diventare fredde anche se quella sera c’era un caldo fuori stagione.

Salì sul retro del pickup e appoggiò i cuscini dei suoi mobili da giardino contro la cabina, creando dei sedili, senza intimidire Ireland con il materasso che aveva steso.

Aiutò Ireland a salire. Lei gattonò sopra il materasso e si appoggiò ai cuscini.

Chiuse gli occhi. «Questo è il miglior ristorante in cui sia mai stata.»

Bran sorrise guardandola, sentendo il calore che si espandeva in petto. Perché piacere a Ireland lo rendeva così maledettamente felice?

«Attenta» disse. «Pensavo di avere io il miglior ristorante in città.»

Senza perdere un colpo, Ireland aggiunse: «I ristoranti del Club Tahoe vengono subito dopo».

Impertinente. E gli piaceva.

Bran prese il cestino delle cibarie. «Bene, sei fortunata, perché ho portato il cibo di uno dei ristoranti al secondo posto. Tra il posto e la cucina di quel ristorante, spero di impressionarti.»

Ireland spalancò gli occhi. «Oh, sono già impressionata.»



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