La talpa by John le Carré

La talpa by John le Carré

autore:John le Carré [Carré, John le]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Thrillers, Espionage, Fiction
ISBN: 9788804620068
editore: Oscar Mondadori
pubblicato: 2012-01-14T23:00:00+00:00


XXII

La stanza era lunga e bassa, un'ex camera della servitù ricavata nell'attico. Guillam stava sulla porta; Tarr sedeva sul letto immobile, il capo buttato all'indietro a fissare il soffitto inclinato, le mani poggiate ai lati, a dita aperte. C'era una finestra rientrata sopra di lui e da dove si trovava Guillam vedeva lunghe distese della nera campagna del Suffolk, con una linea di alberi neri che si stagliava contro il cielo. La carta da parati era marrone con grandi fiori rossi. L'unica lampada pendeva da una trave di quercia nera e illuminava i due visi con strani motivi geometrici, e quando l'uno o l'altro si muoveva, Tarr sul letto o Smiley sulla sedia da cucina di legno, sembravano portarsi dietro la luce, nel loro movimento, per un lungo tratto prima che questa si ricomponesse.

Se l'avessero lasciato fare, Guillam sarebbe stato molto sbrigativo con Tarr, su questo non c'erano dubbi. Aveva i nervi a fior di pelle e nel viaggio in macchina aveva toccato i centocinquanta prima che Smiley gli dicesse bruscamente di andare più piano. Se l'avessero lasciato fare, sarebbe stato tentato di rompergli tutte le ossa a quel Tarr e, se necessario, si sarebbe anche fatto dare una mano da Fawn; mentre guidava, aveva immaginato, una visione chiarissima, di aprire la porta del nascondiglio di Tarr, di colpirlo immediatamente in faccia varie volte, con tutto l'affetto di Camilla e del suo ex marito, l'illustre professore di flauto. E forse, nella condivisa tensione del viaggio, Smiley aveva ricevuto telepaticamente la stessa immagine, perché il poco che aveva detto era stato chiaramente destinato a calmare Guillam. "Tarr non ci ha mentito, Peter. Non in maniera concreta. Ha semplicemente fatto quello che fanno gli agenti di tutto il mondo: ha omesso di raccontarci l'intera storia. D'altro canto, è stato assai abile." Lungi dal condividere lo smarrimento di Guillam, Smiley sembrava invece stranamente fiducioso, persino compiaciuto, al punto da permettersi un aforisma sentenzioso di Steed-Asprey sull'arte del doppio gioco; qualcosa a proposito del non dover mirare alla perfezione ma al vantaggio, ciò che aveva di nuovo spinto Guillam a pensare a Camilla. "Karla ci ha ammessi nel cerchio degli intimi" aveva annunciato Smiley, e Guillam aveva detto la sua sciocca battuta a proposito del cambiar treno a Charing Cross.

Dopodiché Smiley s'era limitato a indicargli la strada e a guardare dietro nello specchietto laterale.

S'erano dati appuntamento davanti al Crystal Palace, un furgoncino con Mendel al volante. Erano andati fino a Barnsbury, dritto fin dentro l'officina di un carrozziere in fondo a un vicolo lastricato pieno di bambini. Lì erano stati ricevuti con discreta cortesia da un vecchio tedesco e suo figlio, i quali avevano già staccato le targhe dal furgone prima che loro smontassero e li avevano condotti a una Vauxhall truccata e pronta a partire, in fondo all'officina. Mendel era rimasto lì con il dossier Testimone che Guillam aveva portato da Brixton nella sua borsa da viaggio; Smiley aveva detto: "Trova l'A 12". Non c'era molto traffico ma poco prima di Colchester erano incappati in una fila di autocarri e Guillam improvvisamente aveva perso la pazienza.



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