La tecnologia è religione by Chiara Valerio

autore:Chiara Valerio [Valerio, Chiara]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-02-10T12:00:00+00:00

Storia di mamma, di Reni e di Cristina (o, Se io fossi Peter Greenaway: Mia madre, sua madre, la badante e l’altra badante).

Mia madre ha studiato giurisprudenza e dalla metà degli anni Settanta fino alla pensione ha lavorato come segretario comunale in piccoli centri e comunità montane della provincia di Frosinone. Il segretario comunale è un lavoro impegnativo, praticamente ed emotivamente, perché rappresenta lo Stato in tutte le sue terminazioni e periferie, è l’interfaccia tra il singolo cittadino e lo Stato. Il segretario comunale è il volto della Repubblica. Quando sua madre ha cominciato a stare male, mamma, come tutti coloro che hanno un compito da svolgere, un servizio, come lei stessa ha ripetuto per anni, e possono pagare, ha assunto una persona che le stesse accanto. Nonna è stata male per lunghi anni dolorosi. E Reni, la signora assunta da mamma e dai suoi fratelli, c’è sempre stata in quegli anni lunghi e dolorosi. Quando Reni rientrava in Bulgaria, d’estate, arrivava Cristina. Per anni, Reni e Cristina sono state le principali referenti sullo stato di nonna. Reni e Cristina, trascorrendoci molto tempo, erano in grado, con maggiore esattezza della nostra, di interpretare l’alfabeto sempre piú scarno a disposizione di nonna. Mugugni, gesti, battiti di palpebre, lacrime. Mamma, tornando dal lavoro, si fermava al supermercato per fare la spesa sia per la casa dove vivevamo che per la casa dove vivevano nonna e Reni. Reni, che amava molto cucinare, lasciava sempre un piatto per mamma, e talvolta anche per noi. Quando nonna è morta, Reni e Cristina hanno deciso di smettere di lavorare in Italia e sono tornate ciascuna dalla propria famiglia in Bulgaria. Prima che Reni partisse, lei, mamma e io abbiamo passato una giornata da turiste a Roma. Sono andata a prenderle alla stazione, ho affittato una Enjoy e ho guidato mentre mamma raccontava il Colosseo, la Bocca della Verità, i Fori imperiali, Massenzio, il Foro Italico, il Palazzaccio e l’Altare della Patria, Palazzo Venezia, e il quartiere Prati, il Circo Massimo e, infine, il Vaticano. L’unico monumento che davvero interessava Reni. Ricordo con sollievo di aver trovato un parcheggio in via della Traspontina e, con divertimento, Reni che compra rosari profumati e benedetti da recare in dono a parenti e amici in Bulgaria. L’estate successiva, mia madre e mia sorella Giulia hanno preso un aereo e sono andate in vacanza a Varna, da Reni, Cristina e le loro famiglie. Come, in altre estati, andavamo a trovare zia Filomena ad Assisi, o gli zii a Firenze o a Torino. Mamma è andata lí perché, l’ho capito a posteriori, lei non ha assunto Reni o Cristina, ha allargato la famiglia affinché la memoria di sua madre, e la nostra, fosse sempre in mano ad altri esseri umani dei quali lei stessa è e ha memoria. Non a dispositivi di forma e natura umana. Il telefono ha memoria di noi, ma noi abbiamo memoria del telefono? Quella volta in cui il telefono si è scaricato e sono rimasta in strada

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