La trama del mondo by Kassia St Clair

La trama del mondo by Kassia St Clair

autore:Kassia St Clair [Clair, Kassia St]
La lingua: ita
Format: epub
editore: UTET
pubblicato: 2019-11-05T23:00:00+00:00


C’è chi semina e c’è chi raccoglie

L’aumento di questo nuovo materiale ha una serie di conseguenze pressoché infinite per la prosperità degli Stati Uniti.

George Washington, lettera a Thomas Jefferson, 1789

Il 4 marzo del 1858, un democratico della Carolina del Sud prese parola nel senato degli Stati Uniti e fece un discorso celebre ancora oggi. «Quale nazione sana di mente farebbe una guerra al cotone? L’Inghilterra si rovescerebbe a testa in giù portandosi dietro tutto il mondo civilizzato, tranne il Sud degli Stati Uniti. No, non farete una guerra al cotone. Nessun potere sulla terra avrà mai il coraggio di farlo. Il cotone è tutto.»33

L’esercizio del potere e la coercizione dei più deboli erano pratiche ben note a James Henry Hammond. Cinquantuno anni, calvizie e doppio mento, era un emarginato sociale, un fuoricasta, a prescindere dal suo ruolo di governo. Quindici anni prima si era scoperto che aveva abusato di quattro nipoti minorenni (che ne ebbero la reputazione rovinata e non si sposarono mai). C’era un tasso di mortalità troppo alto e sospetto nella sua piantagione: tra il 1831 e il 1841 erano morti settantotto schiavi, più di un quarto di quelli ereditati dal padre. Ebbe una relazione di lungo corso con Sally Johnson, una diciottenne che aveva comprato, e poi con la figlia di Sally, Louisa, non appena quella divenne dodicenne. Fece figli con entrambe, e tutti rimasero in condizioni di schiavitù. «In tutte le società deve esserci una classe che si occupi dei lavori triviali», disse ai suoi colleghi in senato durante quel discorso, «che si sobbarchi le fatiche della vita […]. Per fortuna il Sud ha trovato una razza adatta a questo scopo.»34

Si stima che nel 1862, quattro anni dopo il discorso di Hammond sul “cotone che è tutto”, circa venti milioni di persone al mondo, quasi una persona ogni sessantacinque, si ritrovò coinvolta nel commercio del cotone, dalla coltivazione della pianta alla trasformazione in tessuto. Persino durante il discorso di Hammond, il cotone allo stato grezzo costituiva il 60 per cento del valore totale dei prodotti americani esportati all’estero. L’Inghilterra – e su questo aveva ragione – non poteva vivere senza il cotone ormai, sarebbe morta asfissiata. Verso la fine del 1850 circa l’80 per cento del cotone utilizzato in Inghilterra proveniva dall’America del Nord.35

La storia del cotone in America risale a molto prima dell’arrivo degli europei. Uno dei motivi per cui Cristoforo Colombo era così convinto di essere arrivato in India nel 1492 – quando di fatto era ai Caraibi – era che le isole erano piene di arbusti di cotone. Dopo il suo primo incontro con gli uomini e le donne Arawak, scrisse nel suo diario: «Ci hanno portato pappagalli e balle di cotone e lance e tante altre cose». Pure Francisco Pizarro, quando nel 1532 raggiunse l’impero degli inca, nell’attuale Perù, rimase colpito dalla quantità di stoffe prodotte in loco, sottolineando il loro essere «superiori a qualsiasi cosa avessero mai visto, per la consistenza raffinata, e l’abilità con cui i vari colori erano stati mescolati insieme».



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