La vigna e il diavolo by Paolo DeMuro

autore:Paolo DeMuro [DeMuro, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Rizzoli
pubblicato: 1976-11-14T23:00:00+00:00

Il professore americano Jellinek, uno dei più autorevoli studiosi dell'alcoolismo, reputa questa malattia «una famiglia numerosa», i cui membri hanno in comune due fattori: l'intemperanza e le alterazioni patologiche. Prendendo in considerazione la vulnerabilità psicofisiologica, egli distingue cinque tipi di alcoolismo cronico, che indica con cinque lettere dell'alfabeto greco:

L'alcoolismo alfa presenta soltanto una dipendenza psicologica. Il malato ha la ferma convinzione che l'alcool gli sia di gran sollievo nelle sofferenze psichiche e organiche. Egli beve in modo irregolare senza tener conto delle consuetudini sociali, e senza perdere il controllo e la possibilità di astenersi. Questa varietà di alcoolismo non ha un'evoluzione progressiva. Spesso produce dimagrimento, discordie familiari e rotture di amicizie;

l'alcoolismo beta ha le seguenti caratteristiche: presenza di alterazioni organiche (gastrite, polineurite e cirrosi epatica) e mancanza di dipendenza fisica o psichica. È l'effetto di uno smodato uso di bevande alcooliche e di una alimentazione insufficiente. In genere si trasforma nell'alcoolismo gamma;

l'alcoolismo gamma racchiude uno stato di bisogno, una dipendenza fisica e una perdita di controllo. Secondo Jellinek questi disturbi dipenderebbero dall'aumentata tolleranza dei tessuti per l'alcool. Ha un'evoluzione progressiva e provoca gravi alterazioni organiche e dissesto del bilancio familiare;

l'alcoolismo delta offre, press'a poco, le stesse qualità del tipo precedente. Nell'alcoolismo delta l'impossibilità di astenersi dal bere sostituisce la perdita di controllo;

l'alcoolismo epsilon, alcoolismo periodico o dipsomania, compare, per lo più, nell'età media della vita in persone apparentemente normali. Si manifesta con accessi parossistici e periodici di ubriachezza, preceduti da segni premonitori: noia, tristezza, disgusto per la vita, insonnia, mancanza di appetito ed eccitamento sessuale. Il bisogno di bere è irresistibile. All’inizio della crisi il malato si precipita nella bettola più vicina e beve senza tregua, fino ad ubriacarsi. La perdita di controllo è totale. «Non voglio bere — dice il dipsomane —, eppure devo bere.» Negli intervalli tra gli accessi il paziente è, generalmente, astemio. L’etiologia e l’intima natura della dipsomania sono sconosciute.

Questa classificazione, anche schematica, riesce utile alla conoscenza delle principali varietà dell’alcoolismo cronico.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.