L'amante dell'Orsa Maggiore by PIASECKI Sergiusz

L'amante dell'Orsa Maggiore by PIASECKI Sergiusz

autore:PIASECKI Sergiusz
La lingua: ita
Format: mobi
editore: Arnoldo Mondadori Editore
pubblicato: 1983-02-01T23:00:00+00:00


10

Erano passate due settimane. La stagione d’oro cominciava e il confine era in fermento. I contrabbandieri lavoravano accanitamente. Certi gruppi passavano la frontiera anche tre volte ogni sette giorni. Io ero sempre nascosto nella stalla. Passavo giornate intere da solo, dormendo. Di notte invece andavo in città cercando di non farmi riconoscere.

Il giorno dopo la mia faccenda con gli Alinciuki, avevo saputo dal Topo che i fratelli avevano sporto contro di me denuncia per aggressione a mano armata e tentato omicidio. La ferita di Alfredo non era grave, il proiettile aveva trapassato le parti molli, l’osso non era stato toccato. In più gli avevo fatto saltare qualche dente a calci.

«Se ne metterà qualcuno d’oro, è un’ottima occasione» aveva detto ridendo il Topo.

Avevo anche saputo che la polizia mi aveva cercato e aveva fatto perquisizioni a casa di Trofida e di Musanski, ma che le mie tracce non s’erano scoperte.

Il Topo da quel giorno non faceva che andare in giro dicendo che l’aggredito ero io, e i tre cialtroni non potevano più farsi vedere per la strada perché i ragazzi li ingiuriavano. Il Topo e Lord avevano per ben due volte imbrattato di catrame la porta degli Alinciuki, in segno di disprezzo. Si usa ungere di catrame la porta e le finestre di una casa per indicare che vi abita una ragazza poco per bene. E poiché gli Alinciuki non avevano sorelle tutti i sospetti cadevano su di loro.

Vedevo qualche volta Lord, Cometa, Giulio e Pietro. Erano tutti ben disposti verso di me e mi proponevano nascondigli sicurissimi. Ne ero commosso, non credevo di avere degli amici così sinceri.

Il Topo mi disse un giorno: «Sta’ attento a quello che ti dico. Se la polizia riuscisse a prenderti, tu non far resistenza e non scappare. Hai capito? Se ti arrestano ci penso io. Si troveranno i soldi per la cauzione e per l’avvocato. Ognuno di noi sputerà i tondini molto volentieri. D’accordo?»

Per quanto fossi “sotto pressione” come si diceva da noi, m’ero arrischiato ad andare tre volte con i “selvaggi” all’estero. Essi non temevano di lavorare con me. Quanto a trovarmi, non era possibile perché la stalla era sicurissima ed io ero molto prudente. Il Topo venne parecchie volte a passare la notte con me e a farmi compagnia. Ero andato anche due volte dalle ragazze Kalis.

Nonostante quegli svaghi cominciavo ad essere stanco della mia clausura. Ero stufo di rimanere giornate intere senza vedere i prati, i boschi, il sole. Mi veniva spesso la tentazione di andare ad ammazzare tutti e cinque gli Alinciuki e poi di costituirmi. Ma soprattutto quando scendeva il crepuscolo, pensavo a Fela. Ridevo, le parlavo, discutevo con lei. Impazzivo forse. Bevevo molto, sempre di più. Mandavo giù l’alcole come se fosse birra e la birra come se fosse acqua. Ma non perdevo mai il controllo di me stesso, perché sapevo quanto sarebbe stato pericoloso. La presenza del Topo mi dava molto coraggio. Non sapevo come sdebitarmi con lui. Sebbene egli fosse un tipo di solito arcigno e arrogante, con me non l’avevo mai sentito dire parolacce, né bestemmiare.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.