L’oggetto persona by Carlo Severi

autore:Carlo Severi [Severi, Carlo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858429143
editore: Einaudi
pubblicato: 2019-12-06T23:00:00+00:00

In effetti, è possibile stabilire legami di condensazione solo tra termini contrassegnati tanto da similitudini, quanto da differenze, siano esse implicite o esplicite. Ammettiamo, tuttavia, che tra il riconoscere che i corpi degli uomini e delle donne sono contrassegnati da un dimorfismo sessuale (cosa che non può che essere confermata) e il definire la persona sociale, rituale o ordinaria, in termini simbolicamente univoci, non esiste alcuna connessione logica. Si possono riconoscere e descrivere, come facciamo nel nostro libro, i processi di formazione di costellazioni di attributi che generano identità complesse, senza negarne in alcun modo l’esistenza. Persino Marylin Strathern, la quale sostiene che gli uomini vedono nella fisiologia del corpo femminile la verità di ciò che affermano i miti a proposito della loro femminilità originaria, è ben lontana dal negarlo60.

Ma facciamo un ulteriore passo. Secondo Strathern, la persona melanesiana può essere definita come «dividuale», nella misura in cui essa è composta da aspetti che si definiscono interamente attraverso le relazioni in cui sono coinvolti. In questa prospettiva, la relazione sociale non deve piú essere considerata come la «risultante» di un’identità biologica o psicologica progressivamente socializzata – un po’ come credeva Margaret Mead (ma non Bateson!) –, ma come l’espressione stessa, instabile poiché dipende da interazioni variabili, di questa identità. Questo è il caso del genere nel sistema di scambio di doni cerimoniali nelle Alte Terre melanesiane, dove gli elementi che definiscono la persona possono mettere in campo «sessi complessi» e mutevoli, indipendentemente da qualsiasi predeterminazione biologica o psicologica. Adottando questa definizione, possiamo facilmente rispondere che tutte le posizioni relazionali (le identità complesse) che descriviamo nel Naven sono dividuali. Le identità rituali che vi sono presenti sono plurali (e, probabilmente, non solo doppie o accoppiate) proprio perché sono composte da dividualità. Ciò significa che nascono all’interno di insiemi di interazioni costitutive (che mobilitano relazioni contraddittorie), in cui ogni persona, lungi dal «possedere la propria identità o dall’esserne, per cosí dire, l’autore, è costruita come dipendente dalle altre persone per la conoscenza di sé»61. Solo il conflitto tra questi campi di relazioni contraddittorie definisce l’identità, complessa e indiretta, di coloro che partecipano a un Naven. Se nel nostro libro è presente, naturalmente, un riconoscimento del dimorfismo sessuale, non vi si troverà, invece, alcun riferimento a una concezione individuale della persona.

Lungi dal derivare da una concezione della persona, ciò che distingue il Naven dal Gender of the gift è di natura epistemologica e formale. Se i nostri approcci differiscono, è perché non scegliamo lo stesso punto di osservazione del fenomeno. Nel Naven, prendiamo in considerazione le relazioni, a partire dai campi relazionali che si intersecano – quasi per complessità crescente – nel corso di interazioni complesse, pur concentrandoci esclusivamente sulla natura di un unico rituale, nelle sue varie manifestazioni. Strathern, il cui piú ampio obiettivo è quello di descrivere i vari sistemi di relazioni, rituali e non, che caratterizzano la «vita sociale in termini di scambio di doni»62 in tutta la Melanesia, considera queste relazioni una per una, caso per caso e sistema per sistema.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.