Le occasioni by Eugenio Montale

Le occasioni by Eugenio Montale

autore:Eugenio Montale [Montale, Eugenio]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852020247
editore: Mondadori


Brina sui vetri; uniti...

Una dimensione narrativa determina la struttura formale di questo testo (cfr. la scheda metrica), composto nel 1934: due esperienze tragiche, il sanatorio e la guerra, hanno bruscamente interrotto la normalità di due vite, quelle della donna e del poeta. Montale chiarisce così il coerente alternarsi nella struttura strofica delle due realtà: «Brina sui vetri, ecc. Vita di sanatorio (“molti anni e uno più duro”) e vita di guerra contrapposte» (Montale, Varianti); «nel terzo mottetto, Brina sui vetri, c’è un parallelo fra la mia vita di guerra e quella di questa donna, che era stata in sanatorio. Lei mi parlava dei suoi ricordi di sanatorio, io dei miei di guerra» (Montale a Rebay2). La presenza del male o di un destino negativo viene drasticamente arginata dalla sentenza conclusiva («la tua carta non è questa», v. 12). Tuttavia, l’oggetto (la «carta») e il gioco (i solitari o i tarocchi) che traducono metaforicamente la minaccia, così come la sintassi negativa della frase, alludono a una precaria e fortuita concatenazione degli eventi piuttosto che a una superiore predestinazione al bene (come invece in Molti anni, e uno più duro sopra il lago...).

Questo testo funge da snodo tra il secondo e il quarto mottetto. Si ripropone, infatti, la situazione già evocata nel componimento precedente (la malattia della donna, la sua guarigione, il suo potere salutifero), ma in un contesto più concreto e realistico. La vicenda sembra attenuare la climax salvifica dispiegata tra i primi due mottetti, e destinata a essere rilanciata con più forte consapevolezza nel successivo, cui però questa poesia è fortemente connessa da un nucleo tematico comune: l’esperienza del soggetto durante la Prima guerra mondiale.

METRICA Due quartine e due distici. Nella prima e nella seconda strofa un endecasillabo (v. 4 e v. 7) e tre settenari (vv. 1, 2, 3 e vv. 5, 6, 8); nel primo distico, un endecasillabo ipermetro (v. 9) si alterna a un endecasillabo ipometro (v. 10); nel secondo, un doppio settenario (v. 11) precede un endecasillabo (v. 12). I giochi di rime esterne (2 disparte : 4 carte; 6 mattina : 8 ballerina; 10 festa : 12 questa) e interne (1 Brina : 8 ballerina; 10 Ben-gala : 11 ala; 11 mANi : 12 invANo) scandiscono in una rigorosa struttura chiastica le storie dei due personaggi.



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