Le Origini Occulte della Musica (Italian Edition) by Enrica Perucchietti

Le Origini Occulte della Musica (Italian Edition) by Enrica Perucchietti

autore:Enrica Perucchietti [Perucchietti, Enrica]
La lingua: ita
Format: mobi
editore: Uno Editore
pubblicato: 2021-03-03T16:00:00+00:00


Foto 35 - I Beatles col Maharishi. Agosto 1967.

Foto 36 - Scatto di gruppo nell’ashram del Maharishi, foto di Paul Saltzman, febbraio 1968.

Un trattamento di favore

Nancy Cooke de Herrera è stata tra le prime a testimoniare il trattamento di favore che il Maharishi riservava ai suoi discepoli famosi: il guru «sfruttava ogni occasione per farsi fotografare insieme ai Beatles», dimostrando di essere interessato alla fama e al denaro. Inoltre i loro alloggi erano più spaziosi e comodi di quelli degli altri allievi.

I Beatles avevano dimostrato dall’inizio

«il desiderio di divenire divulgatori del messaggio: volevano imparare come attingere alle sorgenti della pura energia e della pura intelligenza non solo per i propri fini creativi, ma anche a beneficio degli altri, a beneficio di tutto il mondo, intrappolati nella prigione dell’infelicità 280 »,

e ciò al Maharishi non poteva che fare molto piacere. Egli riponeva grandi speranze in loro,

«contava di farli diventare suoi apostoli in un mondo ingannato e discorde e, se tutto andava bene e il karma rimaneva positivo, forse li avrebbe convinti a finanziare il Movimento di Rigenerazione Spirituale con una percentuale annua sul ricavato delle vendite dei loro dischi 281 ».

Insomma, il Maharishi aveva già organizzato tutto.

Se il Beatle più coinvolto era Harrison, anche Lennon

«dava l’idea dell’intellettuale concentratissimo ed enigmatico, impegnato a tracciare con cura i testi della saggezza del Maharishi alla ricerca dei granelli di un qualcosa che potesse riconoscere come verità […]. Non era sicuro che il Maharishi fosse più saggio di Lewis Carroll 282 , ma sapeva che riuscendo a trovare dentro di sé un paese delle meraviglie interiore, al riparo dalle pressioni dello spazio e del tempo, “niente potrà più scuotere il mio mondo” 283 ».

Nel frattempo però McCartney aveva iniziato a sentirsi a disagio per l’atteggiamento eccessivamente adulatorio del Maharishi nei confronti della band, tra cui l’uso di riferirsi a loro come “le guide benedette della gioventù mondiale”: «Mi trovo un po’ perso ai livelli superiori», raccontò 284 . Il ventiquattresimo compleanno di Harrison fu festeggiato con una torta e uno spettacolo pirotecnico. Quella sera il Maharishi indirizzò un discorso toccante ai Beatles, preannunciando giorni felici,

«tempi di rinascita del genere umano sulle sponde del sacro Gange. Da quando aveva visto George Harrison e i suoi amici benedetti dal cielo, lo yogi aveva capito la nuova, grande speranza che pervadeva l’altra parte del mondo: il movimento avrebbe smesso di soffrire. Gli angeli vibravano per la buona novella, grandi profeti dai diversi paesi ed emisferi stavano inviando lo stesso messaggio: al venticinquesimo compleanno di George Harrison tutto il creato avrebbe saputo che si stava prospettando una sicura beatitudine eterna»



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