Le tre Pietre by Flavia Bujor

Le tre Pietre by Flavia Bujor

autore:Flavia Bujor [Bujor, Flavia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook gratuito - vietata la vendita
pubblicato: 2012-04-17T12:20:53+00:00


Per tutta la vita, queste strane creature cercavano di incontrare più gente possibile che le rassicurasse sulla loro beltà. Superficiali, prive di intelligenza, si divertivano ad ammaliare gli uomini che ritenevano degni di loro per renderli pazzi d’amore e, qualche volta, fare dei figli, che nascevano sempre Nalyss.

Alla fine della vita, rare erano quelle che si rendevano conto di aver rincorso invano un ideale insensato, che la loro bellezza non era servita a nulla, e che si erano dimenticate di vivere, semplicemente.

Janëlle tacque, lasciando che un lungo silenzio segnasse la fine della storia.

“E tu chi sei?” chiese Giada, rompendo l’incanto.

“Mi chiamo Janëlle e guido la gente verso la sua meta in cambio di cibo e di un po’

di attenzione.”

“In tal caso, vattene”, rispose Giada con cattiveria, senza sapere perché reagisse con tanta violenza.

“No, al contrario!” si indignò Ambra. “Janëlle, sapresti portarci da Oonagh? Non conosciamo Favolandia e siamo un po’ sperdute…”

“Certo”, rispose Janëlle, raggiante.

Opale, in silenzio, studiò attentamente la ragazza che le sorrideva. Non la salutò, tuttavia non era più così ostile.

Si rimisero in cammino. Ambra e Opale in sella a un cavallo, Giada e Janëlle sull’altro.

Le tre ragazze non tardarono a trovare irritante la nuova arrivata. Non sapendo se potevano fidarsi di lei, si costringevano a restare zitte, per paura di rivelare qualcosa di importante. Eppure Janëlle pareva davvero inoffensiva. Ambra si sforzò di fare conversazione con lei. Giada e Opale non aprirono bocca.

Ben presto, tuttavia, Janëlle si rivelò una ragazza normale e simpatica. Spiegò ad Ambra che anche lei aveva quattordici anni ed era poverissima. Invece di languire nel suo villaggio, aveva preferito esplorare Favolandia diventando una guida.

“Alla tua età?” si stupì Ambra. “Tra l’altro non sapevo che la miseria potesse esistere anche qui!”

“Purtroppo sì. Dove c’è la vita, non si può trovare solo felicità.”

Malgrado gli sguardi assassini che Giada le lanciò, Ambra, commossa dalla gentilezza di Janëlle, si mise a raccontare la propria storia. Quando arrivò al momento della scoperta della pietra, Giada la interruppe bruscamente: “Taci, Ambra! Non devi parlarne!”

Lo sguardo caloroso di Ambra si raffreddò istantaneamente. Si raddrizzò, irritata.

“Giada, non devi ordinarmi cosa devo fare o non fare. So controllarmi. Se non riesci a fidarti di nessuno è triste, ma è un problema tuo. Non mio. Io rispetto il tuo punto di vista, quindi non credere di avere il diritto di giudicare il mio. Modera le tue arie da principessa, e lascia che gli altri se la sbrighino da soli.”

Giada sollevò uno sguardo ferito verso Ambra, che lo sostenne, sorpresa dalle parole che le erano uscite dalle labbra.

“È strano constatare fino a che punto ci si può sbagliare”, dichiarò Giada in tono greve, glaciale. “Si corre il rischio di apprezzare una persona, nonostante possa essere una nemica, rappresentare un pericolo. Si ignorano i segnali e si crede di costruire un’amicizia ancora fragile, un’intesa reciproca. E poi si è costretti a vedere quello che si era creduto di poter ignorare. Dall’oggi al domani si scopre una nemica, là dove ieri si sarebbe giurato di vedere un’amica.”

Stupita dall’accesa lite tra le compagne, Opale uscì dal bozzolo della sua indifferenza.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.