Le volpi del deserto by Paul Carell

autore:Paul Carell [Carell, Paul]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
editore: BUR
pubblicato: 2013-05-05T22:00:00+00:00

TOBRUK CADE

Sei mesi prima il sottotenente Pfirmann della 2a Compagnia del 361° Reggimento Africa aveva dato per disperso il sottufficiale Brockmann, diventato celebre nella ex-legione straniera tedesca come genio organizzatore.

Un giorno, durante la battaglia del novembre del 1941 egli non era rientrato da un giro di ricognizione. «Disperso», fu scritto nel ruolino. « Disperso », un’amara parola,, che poteva significare molte cose. Cosa potesse significare è dimostrato dalla vicenda del sottufficiale Brockmann.

12 giugno 1942. La 90’ Leggera combatte davanti ad El Adem e si scontra con la 29a Brigata Indiana che si è trincerata in un « Box ». Reparti della 21’ Divisione Corazzata si aprono un varco verso est. La grande, decisiva battaglia intorno agli ultimi baluardi del sistema difensivo di Ritchie davanti a Tobruk prende forma.

Su, presso Derna, nel cuore dell’entroterra, alle spalle del fronte, nell’aeroporto di Derna sud, ov’è il comando della squadriglia di « Stukas » e di caccia del maggior generale Seidemann, si festeggia il compleanno del sottotenente von Rantzau. Riuniti in circolo gli uomini discutono delle cose più disparate ed anche del fatto che continuamente pervengono disposizioni che prescrivono particolari misure di vigilanza per non essere colti di sorpresa dalle azioni di sabotaggio del « Long Range Desert Group» che già altrove si erano verificate. Gli aerei erano stati fatti saltare e le guarnigioni, colte nel sonno, erano state trucidate. Tali avvertimenti non erano stati mai presi seriamente; tuttavia, in ogni settore del campo, le armi automatiche erano pronte ad aprire il fuoco.

Fuori è notte fonda quando il capitano del «Long Range Desert Group », James Bray, avanza attraverso il deserto con due autocarri carichi di uomini in tenuta mimetica. È un reparto misto, il suo: Inglesi, Francesi ed anche Tedeschi. Sostano; gli uomini si dividono in due gruppi. Ordini vengono impartiti a bassa voce: distruggere gli aerei a terra con le bombe a mano, attaccare gli alloggi del personale del campo, far saltare gli apparati radio, portare con sé, al termine dell’azione, un paio di prigionieri. Quindi gli uomini prendono posto sui mezzi: ricomincia la marcia. Il tenente francese che è a capo di uno dei gruppi, è particolarmente eccitato ed ammonisce continuamente l’autista perché guidi prudentemente. L’ufficiale consulta la bussola.

— Dobbiamo rimanere in rotta — mormora. Repentinamente l’autista blocca il mezzo.

— Che c’è?

— Mi lasci dare ancora un’occhiata in giro, signor tenente: io sono pratico dei luoghi. — Burbero, il tenente acconsente: — Mais vite!

L’uomo sparisce nell’oscurità, mentre gli altri si rannicchiano nel camion e aspettano. Un minuto... due... tre... Son trascorsi cinque minuti ed attendono ancora. Mentre il tenente francese del gruppo di sabotaggio inganna l’attesa con una serie di bestemmie, nell’aeroporto la porta dell’hangar viene spalancata bruscamente ed un soldato dal viso annerito e con indosso una singolare uniforme compare nel vano, trafelato, gridando:

— I Tommy sono qui... fuori... un Commando di dieci uomini. Io stesso li ho condotti qui... vogliono far saltare l’aeroporto... via, presto!

Con la rapidità della folgore soldati ed ufficiali escono dall’hangar. Non fanno domande, non hanno esitazioni: si armano di bombe a mano e mitra e seguono la singolare guida, verso il deserto.

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