L'Enigma Dello Spillo by Edgar Wallace

autore:Edgar Wallace [Wallace, Edgar]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-12-15T07:50:42+00:00

18.

Il cinese era privo di conoscenza; Carver si guardò intorno, cercando di vedere l’altro uomo. Corse al cancello: la strada era deserta. Salì sulla carreggiata per avere una visuale migliore e guardò in tutte le direzioni.

Vide il suo uomo che si allontanava di corsa e si lanciò all’inseguimento.

A un centinaio di metri dalla casa c’era una stradina secondaria e l’uomo l’imboccò. Quando Carver arrivò fece appena in tempo a sentire un motore avviarsi e a vedere una macchina che partiva a tutta velocità.

Tornò a casa e trovò Yeh Ling seduto nel salotto di Ursula Ardfern, con la testa tra le mani.

- Questo è il secondo uomo, non il nostro gentiluomo vestito di nero -

disse Carver. - Ora, Yeh Ling, cosa stavate facendo qui? Come vi sentite?

- Molto stordito - disse Yeh Ling; Tab si accorse con meraviglia che Edgar Wallace

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1994 - L’Enigna Dello Spillo

parlava un inglese perfetto, da uomo istruito.

Guardò la ragazza con un’aria di rimprovero.

- Non mi avevate detto che sarebbero venuti questi signori, signorina Ardfern, quando mi avete scritto - si lamentò.

- Quando vi ho scritto non avevo idea che sarebbero venuti, Yeh Ling -

rispose lei.

- Se fossi arrivato un po’ prima l’avrei visto - disse lui. - Invece così vi ho solo rovinato la serata, signor Carver. - Guardò il detective con i suoi occhi scuri.

- Capisco! Anche voi stavate facendo la guardia, vero? - disse Carver allegro. - Sì, credo che abbiamo fatto una bella confusione tra tutti. Avete visto quell’uomo?

- Non l’ho visto - rispose Yeh Ling - ma l’ho sentito - e si strofinò la testa… - Io credo che mi abbia dato un pugno. Non ho notato armi.

- Ma non l’avete visto in faccia? - insistette Carver.

- No, aveva la barba. L’ho sentita quando lottavamo. Temo di aver sopravvalutato la mia forza - disse scusandosi con la ragazza.

- Non avevo idea che sareste venuto questa sera, Yeh Ling, ma voi mi avevate pregato di dirvelo se mi fossi trovata in difficoltà - disse Ursula. -

Non vi sareste dovuto disturbare.

- Gli avvenimenti mi hanno dato ragione - disse il cinese con voce secca.

- Io sono solo coerente, signorina Ardfern. Sono sette anni che siete sotto la mia sorveglianza. Siete stata gentile quando avete salvato la vita di una creatura che era la luce dei miei occhi e l’ispirazione della mia anima, se mi perdonerete da scrittore quale siete, signor Holland, un’espressione forse troppo fiorita, ma che è la quintessenza della sincerità.

Poi, senza altri preamboli, raccontò la propria storia, che la ragazza conosceva solo a metà.

- Ero in una strana posizione - disse - che si potrebbe definire di ricchezza o di povertà, a seconda di come si volesse interpretare l’accordo che avevo fatto con Shi Soh. Shi Soh è l’uomo che voi chiamate Trasmere, e questo è naturalmente il suo nome. Sul fiume Amur noi lo chiamavamo Shi Soh. Sono venuto in questo paese molti anni fa, e lavoravo in un ristorante del quale ora sono il proprietario. Non intendo il Tetto Dorato, ma l’altro locale a Reed Street.

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