Lenzi Simone - 2012 - La generazione by Lenzi Simone

Lenzi Simone - 2012 - La generazione by Lenzi Simone

autore:Lenzi Simone [Lenzi Simone]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788868522964
Google: crE-nwEACAAJ
editore: Baldini & Castoldi
pubblicato: 2014-12-14T23:00:00+00:00


Non dobbiamo permettere che l’arte lunga condizioni la nostra breve vita, ho detto a mia moglie. Non dobbiamo vivere schiavi della liturgia delle iniezioni. Dobbiamo darci una mossa, pensare che esiste altro, le ho detto. Non voleva visitare l’acquario di Genova? Non erano anni che si lamentava del fatto di avere l’acquario di Genova a due ore di treno e di non esserci mai stata? Bene, sabato approfittiamo del mio giorno di festa e ce ne andiamo a Genova: ho comprato i biglietti online, è già tutto organizzato.

Così sabato prendiamo il treno di buon mattino, alle 06.32. Io non ho chiuso occhio, ma non importa. Entriamo nel primo scompartimento dove troviamo posto. Ci capita così di vederlo lì, seduto al finestrino. O meglio, capita a me, perché mia moglie di questa storia non ne sa niente e d’altra parte non c’è niente da sapere. Anche se non ne sono proprio sicuro, sulle prime, perché non l’ho mai guardato bene in faccia. Poi però mi accorgo che la giacca a vento bianca è riposta ben piegata sulla grata dei bagagli. È lui il nostro compagno di viaggio. Lo osservo stupito, ora che il treno riparte: una cinquantina d’anni, una bocca mal disegnata su un volto poco attraente, una felpa giallo canarino che gli profila un ventre capace, jeans di poco prezzo, mocassini marroni. Ha gli occhi chiusi e le cuffiette alle orecchie. In mano tiene una vecchia radiolina e «La Settimana Enigmistica», con un cruciverba interrotto a metà, la penna appuntata per tenere il segno. Ha gli occhi chiusi ma non dorme. La radiolina, col volume al massimo, gli spara nelle orecchie un bzzzzzzzzz continuo. Durante il viaggio mi accorgo che ogni volta che la radiolina capta per accidente una stazione lui si desta dal dormiveglia e si affretta a rimetterla fuori sintonia. Vuole riavere quel bzzzzzzzzz continuo e assordante sparato nelle orecchie. Evidentemente non vuole né parole né musica. Vuole un rumore così forte che lo sentiamo anche noi. Ci dà quasi fastidio. Mia moglie mi guarda come se mi chiedesse di dirgli qualcosa, di farlo smettere. Ma io alzo le spalle, perché penso che quel bzzzzzzzzz gli sia davvero indispensabile, che non ce la faccia a sopportare il viaggio con noi, nel suo scompartimento, senza sentire un bzzzzzzzzz continuo nelle orecchie. «La Settimana Enigmistica» non basta: non c’è rebus, non ci sono parole crociate che possano bastargli. Mia moglie, che gli era seduta accanto, si scambia di posto con me. Tiene «La Settimana Enigmistica» stretta in mano, la penna appuntata per tenere il segno del punto in cui ha deciso che non ce la faceva a proseguire: 4 orizzontale, «fa sbuffare d’estate», otto lettere, comincia per CA. Però è un uomo preciso, si vede da come ha ripiegato la giacca a vento, da come ha appuntato questa penna al suo giornaletto. È un gadget aziendale, come i cappellini e gli orsacchiotti dell’albergo. IceMed®Medical Refrigerators, c’è scritto lungo il dorso. L’uomo con la giacca a vento bianca, che parla da solo all’alba, forse ha un lavoro.



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