Lettere a un amico pittore by Vincent Van Gogh

Lettere a un amico pittore by Vincent Van Gogh

autore:Vincent Van Gogh [Van Gogh, Vincent]
La lingua: ita
Format: epub
editore: BUR
pubblicato: 2013-08-23T22:00:00+00:00


t.àt.

Vincent

[B 19a] 721

[ca. 2 novembre 1888]

Mio caro compagno Bernard,

in questi giorni abbiamo lavorato molto e nel frattempo ho letto Il sogno di Zola,1 per cui non ho avuto proprio il tempo di scrivere. Gauguin mi interessa molto come uomo – molto. Da tempo mi sono fatto l’idea che nel nostro sporco mestiere di pittori abbiamo il più gran bisogno di persone che abbiano mani e stomaci da operai. Gusti più naturali – temperamenti più affettuosi e caritatevoli – di quelli del boulevardier decadente e sfinito.2 Ora qui senza il minimo dubbio ci troviamo in presenza di un essere vergine dagli istinti di selvaggio. In Gauguin il sangue e il sesso prevalgono sull’ambizione. Ma basta, tu l’hai visto da vicino più a lungo di me, volevo soltanto comunicarti in due parole le mie prime impressioni. Poi penso che non ti sorprenderà molto se ti dico che le nostre discussioni trattano tendenzialmente l’argomento terribile di un’associazione di alcuni pittori. Questa associazione deve o può avere, sì o no, un carattere commerciale. Non siamo ancora arrivati a nessun risultato e non abbiamo ancora messo piede su un continente nuovo.

Ora io che ho il presentimento di un nuovo mondo, che credo certo alla possibilità di un’immensa rinascita dell’arte, che credo che quest’arte nuova avrà i tropici come patria, ho l’impressione che noi serviamo solo da intermediari. E che sarà solo una generazione successiva che riuscirà a vivere in pace. Insomma tutto questo, i nostri doveri e le nostre possibilità d’azione ci potrebbero diventare più chiari soltanto con l’esperienza. Sono rimasto un po’ sorpreso per non avere ancora ricevuto gli studi che mi avevi promesso in cambio dei miei.

Ora una cosa che ti interesserà – abbiamo fatto alcune escursioni nei bordelli ed è probabile che finiremo per andarci spesso a lavorare. Gauguin in questo momento ha in cantiere una tela di quello stesso caffè di notte che ho dipinto anch’io ma con delle figure viste nei bordelli. Promette di diventare una bella cosa.3 Io ho fatto due studi di foglie cadenti in un viale di pioppi4 e un terzo studio dell’insieme dello stesso viale completamente giallo.5

Dichiaro di non capire perché non faccio studi di figura mentre teoricamente talvolta mi è così difficile concepire la pittura del futuro se non come una nuova serie di vigorosi ritrattisti semplici e comprensibili dal grande pubblico. Insomma forse fra non molto mi metterò a fare dei bordelli. Lascio una pagina per Gauguin6 che probabilmente ti scrive anche lui e ti stringo forte la mano col pensiero,



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