L'inglese by Daniel Silva

autore:Daniel Silva
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
pubblicato: 2011-11-27T23:00:00+00:00

25 - Zurigo

Gabriel scagliò la torcia attraverso la stanza, estrasse la Beretta e si buttò a terra. L’uomo sulla soglia fece fuoco.

L’arma aveva il silenziatore ma il lampo sulla bocca della canna fu visibile nell’oscurità. Il proiettile sibilò sopra la testa di Gabriel e fracassò il vetro della finestra dietro lo scrittoio di Rolfe. Prima che l’avversario potesse fare fuoco di nuovo, Gabriel si alzò su un ginocchio e sparò una serie di colpi nella direzione della fiammata che aveva intravisto.

I proiettili avevano colpito il bersaglio, Gabriel ne era sicuro. Si alzò in piedi e corse in avanti continuando a sparare come gli avevano insegnato all’Accademia.

Come aveva fatto tante volte prima d’ora. Quando fu sopra l’avversario, si chinò, piazzò la canna contro il suo orecchio ed esplose un ultimo colpo.

Il corpo ebbe una convulsione, poi rimase immobile.

Gabriel si chinò a frugare nelle tasche dell’uomo: niente portafoglio né chiavi né denaro. Una pistola Glock calibro nove era sul pavimento a poco più di un metro dal corpo.

Gabriel se la mise in tasca e passò nel corridoio.

Vicino alla scala centrale c’era un alto bovindo che dava sulla strada. Gabriel guardò in basso e vide due uomini che salivano a precipizio i gradini dell’ingresso. Corse lungo il corridoio fino alle finestre che davano sul giardino posteriore. Fuori c’era un altro uomo con la pistola in pugno, piazzato a gambe larghe, che parlava a una radiotrasmittente.

Mentre scendeva la scala, Gabriel espulse il caricatore vuoto della Beretta e inserì quello nuovo. Seguì il percorso che Anna aveva fatto la notte in cui lo aveva condotto alla stanza segreta: attraverso l’ampia sala da pranzo, la cucina, la scala sul retro, la cantina e il locale di servizio.

Giunse a un corridoio con una portafinestra che dava sul giardino. La socchiuse, uno spiraglio di pochi centimetri, e guardò fuori. L’uomo con la radio e la pistola stava camminando sulla terrazza coperta di neve. L’altra squadra era entrata in casa, Gabriel poteva udire il trepestio al primo piano sopra di lui.

Uscì e corse nel giardino direttamente verso l’uomo con la pistola. Parlando in tedesco gli disse in fretta: “Ehi, tu!

Hai visto dov’è andato quel bastardo?”. L’uomo lo fissò, completamente frastornato. Gabriel continuò ad avanzare.

“Cosa c’è che non va, amico? Sei sordo? Rispondi!”

Quando l’uomo avvicinò la radio alla bocca, Gabriel alzò di scatto il braccio e cominciò a sparare. Cinque colpi, l’ultimo nel petto da meno di un metro di distanza.

Guardò verso la casa. Vide il raggio delle torce elettriche muoversi sulle tende chiuse. Poi le tende si aprirono e comparve una faccia. Si udì un grido. Dei colpi battuti sul vetro.

Gabriel si voltò e partì di corsa attraverso il giardino fino a un muro. Calcolò che fosse alto circa due metri, con una fila di punte di ferro battuto alla sommità. Guardando da sopra la spalla vide due uomini venire dalla casa.

Uno s’inginocchiò accanto al cadavere, l’altro scrutò il giardino alla luce di una potente torcia elettrica.

Gabriel si lanciò verso l’alto aggrappandosi alle punte metalliche. Il raggio della torcia si fermò su di lui e una voce gridò qualcosa in tedesco.

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