L'isola del drago. by Williamson Jack -

L'isola del drago. by Williamson Jack -

autore:Williamson Jack - [-, Williamson Jack]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B00KTHUG4O
editore: Bologna, Libra
pubblicato: 1977-01-01T23:00:00+00:00


Perché quell'apparente consapevolezza del pericolo non lo aveva mai condotto a una vera salvezza. Era giunta sopra di lui pochi istanti prima della telefonata di Nan Sanderson, quel mattino che gli pareva lontano milioni di anni, e lo aveva guidato per due volte... anzi, per tre volte, in realtà... nelle trappole disposte abilmente dalla ragazza. Lo aveva condotto in quel luogo, dove la sua ragione, la sua mente e la sua vita erano perennemente in gioco.

Nan Sanderson era stata il fattore comune, pensò, il fattore comune di tutte quelle sconcertanti esperienze. Doveva essere stata lei, in qualche modo, a provocare quelle sensazioni. Quello che aveva sentito non era stato, forse, il protendersi della sua mente mutante... una mente che lo aveva spinto e influenzato, per attirarlo in trappola e per piegarlo ai suoi fini?

Annuì tra sé, pieno d'inquietudine. Questo avrebbe spiegato l'assenza di quelle sensazioni, ora... era naturale che lei avesse rilassato quelle facoltà ignote, quando aveva creduto che il virus lo avesse trasformato in uno strumento docile e innocuo. Ma se quelle sensazioni fossero ritornate, Dane avrebbe capito che Nan stava per riprendere il controllo della sua mente.

Era questa la soluzione. Una soluzione che diventava chiara, ora, nell'atmosfera umida e calda della Nuova Guinea. Dane rabbrividì, quando riconobbe Nan a bordo della jeep, di ritorno, insieme a Messenger, dalla vecchia casa di Potter. Il suo allegro gesto di saluto lo fece sobbalzare, e lo scosse oltre misura. Riuscì a rispondere con un altro rigido cenno, ma si sentì sollevato quando vide che la jeep proseguiva senza fermarsi, ed entrava nel terreno recintato del laboratorio delle mutazioni.

Altri quattro mangiatori di loto vennero dalla piccola città a bordo di un autocarro arrugginito, portando le chiavi della sezione della produzione. Dane entrò, accompagnato dai suoi nuovi assistenti, per esplorare l'edificio. Trovò una lunga fila di vasche d'acciaio, in perfette condizioni, ciascuna più grande della successiva, tutte collegate da una sorprendente rete di tubazioni e di pompe e di valvole. Prima di riuscire a finire l'ispezione dell'intricata attrezzatura ausiliaria di filtri e termostati e lampade e unità di riscaldamento e di impianti di condizionamento dell'aria, Dane sentì che uno degli uomini lo chiamava dalla porta.

«Don?» Un sottile brivido di terrore lo sfiorò, quando udì la voce di Nan Sanderson, ma si rilassò un poco quando vide i fogli piegati che teneva in mano. «Il promemoria.»

Lo prese in silenzio.

«Lo segua esattamente,» gli disse. «Ricordi che un errore di un minuto o di un grado o di un millesimo di percentuale potrebbe bastare a uccidere i nuotatori.»

Promemoria per il Dottor Fallon, era il titolo della prima pagina, scritto in inchiostro blu scuro che non si era ancora asciugato al punto da diventare nero. La grafia era un po' tremante, ma chiaramente leggibile. Nel primo passo, lesse, i nuotatori in embrione dovevano essere tenuti per otto minuti in dieci litri di acqua sterile, a una temperatura di 38 gradi centigradi, sotto un filtro luminoso di 96 candele. Nel secondo passo...

Dane sobbalzò, e poi cercò, con tutte le sue forze, di interrompere il tremito delle pagine tra le sui dita.



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