L'Italia immobile by Michele Corradino

L'Italia immobile by Michele Corradino

autore:Michele Corradino [Corradino, Michele]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Chiarelettere
pubblicato: 2020-11-06T23:00:00+00:00


La paura dei funzionari e lo sciopero della firma

Di fronte alla complessità la burocrazia si ferma, teme la responsabilità, teme di essere incolpata di errori e danni e di doverne rispondere patrimonialmente o addirittura penalmente. Emblematico il caso delle buche nelle strade di Roma, cui per altra ragione abbiamo prima fatto riferimento.

A Roma il problema della cattiva condizione della maggior parte delle arterie cittadine è particolarmente sentito e all’attenzione quasi quotidiana della stampa anche per il gran numero di incidenti di cui sembra essere causa. Un vero e proprio allarme sociale. Il Comune bandisce la gara per la manutenzione stradale, ma questa non può essere espletata perché, da quanto si apprende dalla stampa, le commissioni che dovrebbero valutare le offerte dei concorrenti non si riuniscono, i funzionari non si presentano, «tra rinvii e assenze a ripetizione, spesso giustificate con raffreddori che a palazzo senatorio definiscono “tattici”». 12 Il Comune apre un’inchiesta. «È finita la pazienza» afferma la sindaca Raggi in un’intervista, «voglio una risposta da dare ai cittadini, voglio sapere perché le commissioni non si riuniscono». 13 In una lettera al «Corriere della Sera» la stessa sindaca individua la ragione dello stallo delle gare: «Sui tempi delle gare influiscono due fattori principali: il tema dei ricorsi sugli appalti e quello dei funzionari timorosi di firmare qualunque cosa». 14

Sui ricorsi abbiamo già detto e torneremo nel prossimo capitolo. Concentriamoci adesso sulla paura dei funzionari. C’è davvero il timore di firmare e, se esiste, perché i funzionari temono di compiere il proprio dovere? E ancora, cosa si può fare per infondere loro fiducia e voglia di fare?

I funzionari hanno paura anzitutto di essere incriminati per abuso d’ufficio, cosa che accade sempre più spesso agli amministratori pubblici, anche se all’accusa formulata in sede istruttoria segue l’archiviazione o l’assoluzione. Le statistiche pubblicate dal ministero della Giustizia indicano che nel 2018 – ultimi dati completi disponibili – sono stati iscritti 6671 procedimenti penali e ne sono stati archiviati 6142. Numeri simili per l’anno precedente, in cui sono stati iscritti 7188 procedimenti e ne sono stati archiviati 6653. Soltanto in 21 casi in entrambi gli anni sono state pronunciate sentenze di condanna di fronte al Gup, cui vanno aggiunti 24 patteggiamenti nel 2017 e 23 nel 2018. In dibattimento vengono registrate 66 condanne nel 2017 e 54 nel 2018. Nella stragrande maggioranza dei casi (circa il 92 per cento) le incriminazioni sono state quindi archiviate senza andare a processo e nei pochi casi in cui il processo è stato celebrato, quasi sempre (circa il 90 per cento dei casi) si è concluso con un’assoluzione. 15

Non è difficile essere accusati di abuso d’ufficio. Il reato, punito dall’articolo 323 del Codice penale, ha avuto una vita travagliata proprio a causa di questa sua strutturale incapacità di individuare condotte che abbiano carattere palese di abusività e pertanto siano chiaramente meritevoli di pena. Esso venne introdotto dalla legge di riforma dei reati dei pubblici ufficiali del 1990 con le migliori delle intenzioni: punire gli amministratori pubblici che strumentalizzano la propria



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