Lo sciamano by Salvatore Esposito

Lo sciamano by Salvatore Esposito

autore:Salvatore Esposito [Esposito, Salvatore]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2021-05-27T12:00:00+00:00


Fuori dalla questura, le nuvole grigie non minacciano più di tanto lo splendore di mezzogiorno. Una generosità di luce che trova offensiva, in margine a questa mattina disastrosa. Senza quasi accorgersene, Christian è uscito dall’ingresso principale, quello che ormai non usa più nessuno. Si sente improvvisamente di nuovo una recluta alle prime armi che deve dimostrare il suo valore, una sensazione che non provava da molti anni. Si volta: anche gli aquilotti fascisti lo guardano dal portone con una fissità che sembra quasi ironica.

Allunga la mano nella tasca, prende il telefono e cerca nella rubrica.

«Costa, è un po’ che non ti fai sentire.»

«Ispettore Ricci, ha novità per me?»

«No, o meglio sì. La ricerca è a maglie troppo larghe, temo. Non troviamo niente di paragonabile. Soprattutto non la combinazione degli elementi: tra Lazio e Campania abbiamo prostitute drogate e freddate con un colpo di pistola, o qualche sadico che ha fatto a fettine una barbona, ma senza drogarla prima.»

«Capisco. E siete risaliti indietro? O allargato al resto d’Italia?»

Il tono di Ricci è spazientito: «Siamo risaliti fino a cinque anni fa, allargando alle altre regioni del Centro, ma senza cavare un ragno dal buco. Mi sa che il tuo serial killer non esiste».

«Oppure ha appena iniziato», obietta Christian allontanandosi lungo il viale.

«Può essere, ma senza altri elementi io torno sulla pista neofascista. Se però vuoi passare mi trovi qua. Sei a Roma?»

«Torno domani mattina. Sbrigo una cosa a Napoli e parto.»

Quando chiude la telefonata, alza gli occhi al cielo: le ultime nuvole grigie si sono dissolte, e il sole splende nel cielo ignaro delle sue sventure.

* * *

Quando sente suonare il citofono, Antonio Costa sa già chi è. Lo ha aspettato nei giorni precedenti, con la tranquillità con cui si attende il destino.

«Sì?» risponde.

«Sono Christian, devo parlarle.»

Il tono dell’ex direttore del San Michele è quello incerto di chi viene colto di sorpresa: «Ah… Christian… Non pensavo fossi tu…Sì, certo, vieni».

Quando Antonio Costa apre la porta, la faccia dell’uomo che conosce da sempre e che ha tenuto in braccio neonato è ancora più fosca di quella che si aspettava. «Hai trovato risposte?» gli domanda, ancora prima di farlo entrare.

«No, perché forse erano sbagliate le domande. Mi ha mentito, direttore?»

«Mentito? In che… in che senso mentito?»

Christian entra nell’appartamento in penombra, screziato dalla luce che filtra dalle persiane. «Ha detto che mi ha chiamato Christian come segno di carità cristiana, perché ero stato lasciato sui gradini della chiesa del San Michele.»

«Sì, è così.»

«Due settimane prima, però, a settanta chilometri da Napoli, era stato rapito un neonato. Sa come si chiamava, quel bambino? Christian Varriale.»

Antonio Costa si porta le mani alla bocca.

«Che c’è?» chiede Christian.

L’ex direttore del San Michele resta immobile. «Come ho potuto dimenticare…» sussurra.

«Cosa ha dimenticato, direttore?» lo incalza Christian. «Non ricordava del bambino rapito? O non lo sapeva? Mi vuole dire che è una coincidenza?»

Antonio Costa raggiunge lentamente la poltrona. Le dita delle mani ora corrono lungo le tempie per poi intrecciarsi dietro la nuca. «Christian, perdonami. Io… avevo completamente dimenticato.»

«Che cosa, direttore?»

«La tutina.



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