Lo scudiero by Monica Vitale

Lo scudiero by Monica Vitale

autore:Monica Vitale [Vitale, Monica]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Juvenile Fiction, Action & Adventure, General
ISBN: 9788888929668
Google: iVdRXwAACAAJ
editore: Edicolors
pubblicato: 2014-04-22T22:00:00+00:00


***

Passò una settimana prima che bussasse di nuovo alla sua porta. Lance si era appena coricato, convinto che avrebbe passato un’altra notte da solo, e lo sorprese non poco udire un leggero tocco sul legno: per un attimo temette che fosse Alan che veniva a controllare se davvero dormiva da solo, come gli diceva ogni mattina. Andò alla porta e la scostò lentamente per evitare che cigolasse.

Comparve il viso dolce di Elian, rischiarato da una candela che la ragazza teneva davanti a sé per illuminarsi la strada. Gli sorrise maliziosa e chiese se poteva entrare.

Lance la prese per mano e la guidò dentro il suo piccolo regno. Richiuse la porta mentre la baciava, stringendola a sé.

“Dove sei stato tutto questo tempo?” chiese lei, scostandosi da lui quanto bastava per parlargli.

“Alan mi sta addosso come un segugio, non potevo fargli capire che non aspettavo altro che abbassasse la guardia per vederti”.

“Sei tremendo”.

“E tu? Qualcuno ti ha fatto domande?” chiese Lance un po’ preoccupato per la risposta.

“No. Nessuna delle donne, o degli uomini, si è accorta della mia piccola fuga, né l’altra sera né questa. Puoi dire al tuo fabbro di stare tranquillo in questo senso… Poi perché sei andato a dirgli tutto?”

“Non è facile nascondere qualcosa ad Alan. Quell’uomo riesce leggermi in faccia quello che provo e adesso che sa di noi…”

“Non importa” disse lei, appoggiandogli un dito sulle labbra, “non mi importa di lui o degli altri, mi importa solo di te”.

Lance si sentì venir meno le ginocchia, mentre Elian si sollevava sulle punte dei piedi per baciarlo. Non le rispose, non c’era nulla da dire. La sollevò in braccio e la depose delicatamente sul letto. Andò alla porta per assicurarsi che nessuno fosse nei paraggi, non voleva sorprese quella notte. Tornò al letto per scoprire che Elian si stava già spogliando e si fermò a guardarla. Alla fioca luce della candela, Lance vide la ragazza armeggiare con i lacci che tenevano chiusa sul petto la maglia di tela bianco sporco che le aderiva al corpo delicato.

Si sedette di fianco a lei. Le scostò una ciocca di capelli dal viso prima di baciarla, la trovò arrendevole mentre la stringeva e la rovesciava gentilmente sulle lenzuola. Sentì le sue braccia avvolgerlo, mani delicate accarezzargli capelli e spalle, e si abbandonò a quel dolce abbraccio, chiudendo gli occhi, lasciando il mondo intero fuori da quella stanza.

Quando si svegliò, la mattina seguente, era nuovamente solo. Nulla nella stanza in cui dormiva dava l’idea che ci fosse stato qualcun altro all’infuori di lui quella notte, nemmeno una leggera traccia di cera sul pavimento.

Alan bussò poco dopo e Lance riprese a giocare la sua doppia vita: di giorno con il fabbro a lavorare, di notte con Elian a fare l’amore. Una doppia vita che andò avanti senza imprevisti fino a quando, una bella mattina di primavera, Hushem non lo fece chiamare nelle sue stanze per dargli una grandiosa notizia: “Partirò per una serie di tornei nei dintorni la settimana prossima e ho deciso che verrai con me”.



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