Lo spirito della fantascienza (Italian Edition) by Lo spirito della fantascienza

Lo spirito della fantascienza (Italian Edition) by Lo spirito della fantascienza

autore:Lo spirito della fantascienza [LDB]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Adelphi
pubblicato: 2018-02-20T05:00:00+00:00


«Davvero lei crede che sia normale tutto questo? Voglio dire: queste feste artistiche sono normali in Messico? Ho l’impressione sempre più forte che qui ci sia qualcosa di malsano. Di molto triste e di molto oscuro».

«Sì. La gente beve. Non si controlla. L’allegria diventa eccessiva. È sempre così».

«Meno male che posso parlare con qualcuno. Se fossi stato da solo me la sarei già filata».

«Sarebbe un po’ difficile. Al vincitore non è permesso andarsene come se nulla fosse dalla festa che si celebra in suo onore...».

«Lo supponevo».

«Povero amico mio, non faccia quella smorfia rassegnata. Continuiamo a parlare della sua opera. Perché così tanti scenari europei? Non sa che l’autentica universalità è nel particolare, nella provincia?».

«Per favore, non usi questo tono, sembra la sorella che mancava ai Taviani. In realtà, e non lo dico per scusarmi, non ci sono scenari europei nella mia umile opera prima. Ci sono letture infantili che rispuntano fuori, per metà nostalgia, per metà disperazione. Riviste di cui non ricordo il nome: “U-2”, “Commando”, “Spitfire”, non lo so, probabilmente si chiamavano in modo diverso... Si può anche vedere come un’interpretazione degli insegnamenti di Huachofeo: nelle estrapolazioni troveremo aperte le porte che ci hanno murato... Una frase tipica del Sud, tipica di Concepción... Ma mi chieda, non voglio annoiarla».

«Non mi annoia. Ho i brividi. Lei dice che siamo in una radura del bosco?».

«Usciamo fuori sulla terrazza e guardi con i suoi occhi. O apriamo questa finestra, non credo che nessuno se ne accorga».

«No, non lo faccia. Usciremo dopo insieme, a braccetto, a respirare aria pura. Ora penso che mi farebbe male. Mi parli di qualcosa, di qualunque cosa, della nuova poesia messicana».

«Per Dio. Insisto: lei non sta bene, usciamo da questo antro o almeno si prenda un caffè. Qua dentro c’è odore di sperma e liquido vaginale!».

«È vero. Ma di vecchi».

«Di vecchi intellettuali, aggiungerei».

«Mi parli della sua opera; temo che se vado avanti così perderò il posto».

«Non le mancheranno le offerte di lavoro. Lei è una giornalista simpaticissima».

«Grazie».

«E molto ma molto dedita».

«Grazie. Se non le dispiace, torniamo in tema».



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