L'orma del gigante by Carolyn Keene

autore:Carolyn Keene
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 2016-12-26T19:03:32.113000+00:00

12

Non appena l’aereo atterrò, Nancy corse ad abbracciare suo padre. Poi furono fatte le presentazioni, e i Billington dissero che avevano avuto un gran desiderio di conoscere la giovane investigatrice e le sue amiche. In macchina, il signor Billington chiese subito notizie dell’incendio e dei danni subiti dalla sua piantagione.

Nancy gli riferì ogni cosa nei minimi particolari, aggiungendo che il colpevole non era stato ancora individuato.

− C’è una cosa, però, di cui vorrei parlarle, signor Billington, e cioè lo strano comportamento di Antin e Tina: non pensa che potrebbero aver qualcosa a che vedere con questo disastro?

− Oh, no − rispose senza esitazione il possidente. − Ho sempre pensato che Antin amasse il mio aranceto e che gli sarebbe dispiaciuto moltissimo se fosse successo qualche guaio.

Nancy e George non fecero commenti: secondo loro, Antin non avevo certo fatto mostra di profondo dolore per l’incendio della piantagione e dell’impianto di imballaggio!

George raccontò anche quello che era loro capitato lungo la strada per l’aeroporto. − Il signor Scarlett si è comportato veramente in modo insopportabile, e ci ha detto che la casa dei Webster è stata ritirata dal mercato.

− Papà − intervenne Nancy − pensi di poter controllare se è vero o no?

L’avvocato annuì, e Nancy riprese: − Ci siamo domandate spesso se Scarlett non agisca forse in collusione col proprietario della villa coperta di muschio. − E raccontò ai nuovi arrivati delle bestie feroci che avevano visto laggiù. − Il domatore si è mostrato molto ostile nei nostri confronti: ho il sospetto che non desideri affatto dei nuovi vicini di casa.

− Hai parlato di quel posto con la polizia? − s’informò il signor Drew.

− No − rispose Nancy − ma lo farò domattina per prima cosa.

A casa, tutti rimasero molto male nell’apprendere come Scarlett si era comportato nei confronti di Hannah e Bess. Il signor Drew aggrottò le sopracciglia. − Non mi piace affatto quell’individuo: comincio davvero a dubitare che ci si possa fidare di lui. Dicevate che si è introdotto furtivamente nel terreno della villa?

− Sì − rispose Nancy. − Quasi quasi telefono adesso al commissario per chiedere informazioni sulla persona che abita laggiù.

Ma alla polizia le fu risposto che doveva aspettare il giorno dopo, quando sarebbe stato aperto l’ufficio dello schedario. Al mattino, la ragazza si affrettò quindi a richiamare, e venne a sapere che la villa era stata acquistata da un tale di nome Fortin, importatore di animali da circo: questi aveva ottenuto il permesso di tenere le belve nel suo terreno purché fossero state regolarmente chiuse in gabbie.

− Chissà se era Fortin quel gigante forzuto con la frusta − disse Nancy alle amiche dopo averle informate del contenuto della telefonata.

La ragazza ormai era più che convinta che dietro alla facciata di casa Webster ci fosse la mano di quel Fortin: forse aveva scoperto che lei era una detective dilettante e non la voleva tra i piedi, temendo che potesse raccontare a qualcuno che gli animali erano lasciati liberi a girare nel bosco.

− Come vorrei poter entrare nella villa! − riprese Nancy.

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