Lucy by Melanie Tem & G. Magrini

Lucy by Melanie Tem & G. Magrini

autore:Melanie Tem & G. Magrini [Tem, Melanie & Magrini, G.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788878245273
Google: twPxAAAACAAJ
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2012-04-13T21:31:27+00:00


16

«Halloween», spiegò Jerry, «è la festa degli spiriti arrabbiati.»

Girò lo sguardo sui componenti del circolo lentamente, come se li amasse tutti e Lucy seguì con gli occhi il suo sguardo. Ecco perché le piaceva sedere vicino a Jerry: guardava dove lui guardava, vedeva le cose come le vedeva lui e a volte sentiva le sue parole come se uscissero dalla sua bocca e i suoi pensieri come se fossero nella sua testa.

Lucy non era nel gruppo abbastanza da riconoscerne i componenti sotto le maschere. Pensava che non vi riuscisse neppure Jerry, quindi non aveva importanza. Nel gruppo non si chiamavano quasi mai per nome. Ricordava i nomi di Stephanie, di Mike, di Billy e si chiese se quelli ricordassero il suo.

C'era una strega con lunghe unghie argentee e due occhi che rilucevano nel buio. C'era uno spettro, ma non si vedeva attraverso di lui. Disteso attraverso il circolo c'era un viscido serpente verde. Dall'altro lato di Jerry c'era una specie di bestia con grandi zanne. Accanto a Lucy un ragno.

«Quanto siete arrabbiati?» domandò Jerry.

Nessuno rispose. Il serpente si contorse e la strega grattò con le unghie il pavimento.

«Quanta rabbia sentite dentro di voi?» Qualcuno nel circolo gemette debolmente e l'animale con le zanne ringhiò.

Lucy era mascherata da zombie, ma pensava che nessuno lo indovinasse. Si era fatta quel costume da sé e in realtà non sapeva che aspetto avessero gli zombie. Calzamaglia nera, camicia nera di Rae, la faccia e le mani imbiancate e sangue finto sui denti. Aveva detto alla mamma che era troppo grande per mascherarsi per Halloween.

«Halloween è anche una celebrazione dell'angoscia», proseguì Jerry con voce sommessa, «della paura, della solitudine e del senso di colpa. Una celebrazione degli animi tormentati.»

Il locale dietro al caffè della scuola, in cui il gruppo si riuniva, era decorato per la festa di Halloween. Un nero scheletro ritagliato ballava sulle teste sospeso a dei fili. Appena oltrepassata la porta c'erano ragnatele che ti passavano sulla faccia. Su tutte le finestre erano appesi gatti neri con occhi gialli che parevano pronti a balzarti addosso in qualsiasi momento; e benché fuori fosse già scuro se ne distinguevano le sagome. Anche Patches era un gatto nero, ma aveva anche macchie bianche. Lucy non capiva cosa c'entrassero con Halloween.

«Chi si sente infelice in questa stanza? Qualcuno è infelice?»

Nessuno rispose, ma la strega piangeva.

«Chi ha paura?»

«Io», mormorò il ragno con voce roca, così vicino all'orecchio di Lucy che la fece sussultare. E una delle sue pelose zampe di ragno le sfiorò la guancia.

«Anch'io», dichiarò lo spettro e poi Lucy suppose che continuasse a ripetere: «Anch'io. Anch'io. Anch'io».

«Chi di voi si sente solo?» proseguì Jerry con voce dolce e affettuosa. «Chi si sente colpevole?»

«Io», sibilò il serpente contorcendosi sul pavimento.

«E anch'io», si lasciò sfuggire Lucy.

Jerry assentì e le sorrise lievemente; si vedeva che gli era piaciuta. Aveva un bel sorriso, magnifici occhi e graziosi anelli. Non si era mascherato, Lucy se ne accorse solo ora, benché avesse detto che quella era una riunione in costume. Ma aveva un aspetto diverso dal solito.



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