L'ultimo Guerriero by Luisa D

L'ultimo Guerriero by Luisa D

autore:Luisa D. [D., Luisa]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781794245211
Amazon: 1794245219
editore: Independently published
pubblicato: 2019-01-16T00:00:00+00:00


CAPITOLO 10

Xavier

Mi porto le mani sulla testa e comincio a tempestarmi di pugni nell’inutile tentativo di allontanare le emozioni che ho percepito da Anton.

Devono uscire dalla mia mente, smettere di condizionare le mie giornate, il mio umore, ma la verità è solo che non voglio che sia lui a uscirne.

Quando siamo vicini, sembra possa sollevare il mondo con un dito, mi sento bene, un Dio... appena ci allontaniamo e percepisco ciò che lui prova, vado in una specie di depressione mista a rabbia che mi sta facendo impazzire.

Nel momento in cui sono entrato in palestra e ho visto con che furia si stava scagliando su Felipe non potevo credere ai miei occhi; sembrava assetato di sangue, un’altra persona... quella non era Kick, non era un combattimento ad armi pari, era una stupida rissa tra persone che non si rispettano.

Sono certo che le mie parole lo abbiano sconvolto, come del resto hanno sconvolto me stesso mentre le pronunciavo.

Ieri sera avrei voluto chiedergli di restare a dormire, di non allontanarsi da me e altro ancora, ma ha prevalso la necessità di fare chiarezza sul gesto da me compiuto mentre facevamo sesso.

Non capisco come abbia potuto sminuire il morso, l’averlo marchiato. Possibile che non sia a conoscenza del reale significato di ciò che ho fatto? Del resto, ha solo ventiquattro anni, probabilmente è la prima volta che percepisce le forti emozioni che ci uniscono e anche lui non è stato in grado di dar loro un senso, l’importanza adeguata.

Qualcosa, improvvisamente, fa vibrare il mio corpo: so dove si trova in questo momento e voglio andare da lui, ma prima di farlo torno da Felipe per assicurarmi delle sue condizioni.

Lo trovo seduto sul divano con la borsa del ghiaccio sul volto.

«Quel piccolo bastardo si è scagliato su di me senza nessuna motivazione!» esordisce appena entro.

«Smettila di fare la vittima. Lo hai provocato e hai preso l’iniziativa su un nuovo programma di allenamento. Non ti ho mai chiesto di combattere con lui sul ring, ma di concentrarti sulla preparazione con il sacco... con la simulazione!»

«Ha poca importanza! Non avrebbe dovuto massacrarmi in quel modo, non sono un suo nemico...»

«Sicuro?» chiedo.

«Cosa vorresti dire?»

«Ho come la sensazione che tu sappia più cose di quelle che dici. Quante volte al giorno ti senti con Galtero?» chiedo e il suo viso si tende sorpreso per la mia domanda. Capisco, così, di aver centrato il problema.

Avevo il dubbio che si sentisse con l’Alpha dal giorno in cui aveva tirato in ballo i genitori di Anton, e la cosa non mi piace per niente. Avrò tempo di chiarirmi con entrambi, adesso voglio solo raggiungere il mio guerriero e risolvere i nostri problemi.

Aver pensato a lui come mio, mi strappa un sorriso che mi accompagna fino a quando raggiungo la piccola palestra del branco.

Appena varco la soglia d’ingresso mi arrivano alle orecchie il forte rumore di colpi dati sul sacco. Seguo il suono e arrivo alle spalle di Anton; sferra calci e pugni come se non ci fosse un domani, come se di fronte a lui ci fosse il peggiore dei suoi nemici.



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