Marco Cartasegna by Political Map (2021)

autore:Political Map (2021)
Format: epub

Mi dispiace terribilmente deludere Emilia, ma come spesso succede in Italia ai grandi annunci – ricordo un “Abbiamo abolito la povertà” che è parte della storia del nostro Paese – fanno seguito pochissimi fatti. Il piano di Costa ha come budget 450 milioni, una cifra enorme se si parla del budget per il mercato estivo di una squadra di calcio, imbarazzante se stiamo parlando di cambiare il sistema economico di un Paese da 60 milioni di persone e renderlo sostenibile.

L’attuale discussione su come verranno investiti i miliardi del Recovery Plan sembra essere una svolta, si parla di 74 miliardi alla rivoluzione verde, la fetta più grande del budget. La bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza, varata dal Consiglio dei ministri, individua quattro linee d’azione: Impresa verde ed economia circolare (6,3 miliardi); Transizione energetica e mobilità locale sostenibile (18,5 miliardi); Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici (40,1 miliardi); Tutela e valorizzazione del territorio e della risorsa idrica (9,4 miliardi). Draghi stesso nel suo primo discorso alla Camera ha sottolineato moltissime volte l’importanza di gestire i soldi del Recovery Fund in un’ottica di sviluppo sostenibile.

Oggi anche la destra, notoriamente più avversa alle politiche ambientali, dovrebbe riconsiderare il problema. Faccio un esempio semplice semplice del perché il clima dovrebbe essere una priorità anche per le destre: nel mondo almeno il 40% della superficie terrestre è a rischio desertificazione e l’area più a rischio è quella a sud del Sahara. Cosa pensate che faranno milioni di africani rimasti senza terra da coltivare a quel punto? Be’, mi immagino che proveranno a scappare, e non dovrebbe sorprendersi troppo nessuno se molti, non tutti perché come vedremo nel prossimo capitolo sull’immigrazione in tanti andranno verso l’Asia, lo faranno in direzione Europa.

ROSSANA: «Al tasso di crescita attuale l’Onu dice che nel 2050 ci saranno 9 miliardi di persone sulla Terra, come facciamo a salvare il pianeta se continuiamo ad aumentare?».

IO: «Non lo salviamo, infatti. La mia opinione è che non possiamo permetterci di essere così tanti e che quindi sia fondamentale un approccio globale al controllo delle nascite. Può sembrare un discorso estremo, ma in caso contrario ci troveremo a fare i conti con problemi che non saremo in grado di risolvere».

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