Massimi Fabiano - 2020 - L'angelo di Monaco by Massimi Fabiano

autore:Massimi Fabiano [Massimi Fabiano]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: narrativa, Generale, 20mo Secolo, STORICO
ISBN: 9788830455375
Google: p7vEDwAAQBAJ
editore: Longanesi
pubblicato: 2019-12-31T23:00:00+00:00

29

Tornare a casa per asciugarsi e cambiare abito fece sprecare a Sauer quasi un’ora – tempo prezioso e insostituibile, ma mai come l’amicizia perduta di Mutti.

Era stato uno sciocco, ora se ne rendeva conto, a uscire allo scoperto in quel modo: tutto d’un tratto, senza preparare il terreno, senza avvicinare la rivelazione per gradi.

A fargli commettere l’errore fatale era stata la necessità del momento, certo, ma anche l’illusione che tanti anni passati fianco a fianco potessero attutire l’impatto della verità. Lavorare insieme a tutti quei casi, affrontare avventure e pericoli, superare crisi grandi e piccole sempre grazie al sostegno e alla fiducia reciproci avrebbero dovuto cementare il loro rapporto oltre ogni rischio di cedimento. Una piccola crepa non può far crollare un edificio così solido, aveva pensato Sauer. Al massimo incrinarlo un po’. Niente che non si potesse sistemare con dell’impegno.

Ma si era illuso, e lo sapeva.

Una piccola crepa può far crollare la Muraglia cinese, se si nasconde nelle sue fondamenta.

Un vizio d’origine rovina tutto ciò che ne discende.

Lungi dal perdonare il giovane Sauer ammaliato dalle sirene nazionalsocialiste in virtù del Sauer disincantato e apolitico che aveva conosciuto di persona, Mutti ora avrebbe giudicato il secondo alla luce del primo. Avrebbe dubitato di ogni sua azione, parola, confidenza. Avrebbe rivisto il passato con occhi nuovi, e chissà cosa ci avrebbe letto, specie in quanto era accaduto negli ultimi giorni. Nel caso migliore, lo avrebbe considerato un bugiardo. Nel caso peggiore, un nazista travestito. Un doppiogiochista. Una spia.

Così ora Sauer si ritrovava senza un collega e senza un amico ad affrontare il caso più difficile che gli fosse mai capitato, dove le insidie erano costanti, e la posta in gioco continuava ad alzarsi. Forse è il momento di fare un passo indietro, si disse mentre lo scroscio bollente della doccia gli scottava la pelle senza arrivare a intaccare il gelo nella sua anima. Dove vuoi andare tutto solo, armato soltanto di una lista e di un biglietto? Senza Mutti non riusciresti neanche a distinguere un amico da un nemico.

Per un istante la prospettiva di incontrare altri testimoni e inseguire nuove piste gli sembrò così schiacciante da togliergli ogni briciolo di energia rimasto. Ma poi, chi lo costringeva? Ufficialmente lui era in vacanza, e il caso archiviato. Perché non mollava tutto e si godeva l’ultima settimana di sole prima dell’inverno? Avrebbe potuto rilassarsi, riposare, gironzolare per Monaco come un turista, una prospettiva molto allettante: era una vita che attraversava la città di corsa, sempre distratto dagli impegni, sempre aggravato da qualche scadenza. Forse avrebbe dovuto ritirarsi finché era in tempo e seguire l’ultimo suggerimento di Mutti: fare da cicerone a Rosa, portarla a spasso per una settimana tra le meraviglie del centro.

Rosa, si ripeté.

Geli, gli fece eco la sua mente.

Chiuse l’acqua. Un pensiero vago fluttuava tra i vapori del bagno. Sauer si concentrò per non lasciarselo sfuggire.

Geli e Rosa.

Rosa e Geli.

Le due donne che nel giro di poche ore erano entrate nella sua vita e l’avevano sconvolta.

Ma non era solo questo ad accomunarle.

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