Medioevo Globale by Franco Cardini Marina Montesano & Marina Montesano

autore:Franco Cardini, Marina Montesano & Marina Montesano [Cardini, Franco & Montesano, Marina]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2023-02-24T12:00:00+00:00

Capitolo 7

nel quale, partendo dalla pestilenza, si conclude con l’ineluttabilità della morte

Al mattino seguente, l’incidente del giorno prima sembrava dimenticato e tutti davano l’impressione di essere straordinariamente socievoli e simpatici. Un atteggiamento troppo concorde e corale per non essere il risultato di un accordo, pensava il sospettoso Demetrio secondo il quale il fuoco stava covando sotto la cenere e che non riusciva a perdonare alla moglie né le lunghe occhiate, né le tenere civetterie ch’essa scambiava con il cantastorie provenzale; o, almeno, quella era la sua impressione. Quanto al cinico Giobatta, egli pensava semplicemente che a rasserenare i cuori erano bastati una bella nottata di sonno e, al mattino, la giornata luminosa e il profumo di focaccia calda appena sfornata e di latte bollente misto a miele di mirto che proveniva dal refettorio del caravanserraglio.

Madonna Monserrat si era proposta come relatrice. Tutti gli uomini presenti, concordi nell’ammirarne il volto e le forme, erano tuttavia scettici sulla sua loquela e la sua preparazione. “Non ha certo la stoffa d’una nuova Eloisa”, rifletteva il dottor Giovanni giocherellando stancamente col suo càlamo di piombo.

Invece la dama li stupì, fino dalla scelta del tema – molto d’attualità e che preoccupava tutti, purtroppo – e dalla freschezza tutt’altro che pedante con cui impostò il suo discorso.

«Bene. Abbiamo parlato di tante cose finora: di imperi, di regnanti, di pontefici, ma abbiamo evitato di menzionare la ragione vera per la quale siamo fermi in questa città, e magari anche quella cui sarebbe, al contrario, molto meglio cercar di andarcene subito, e anche di corsa. Scendete per strada, domani; magari fate un salto al bazaar, oppure mischiatevi alla gente che aspetta il suo turno dinanzi alla fontana di qualche moschea. E non sentirete parlar d’altro, a mezza voce e usando circonlocuzioni ed eufemismi.

La pestilenza si è diffusa nel Catai e sembra cominci a circolare lungo le strade che abbiamo percorso e che dovremo percorrere per tornare a casa; dicono che si manifesti con rigonfiamenti lividi e che si sputi sangue, ma la morte arriva rapida dopo pochissimi giorni. Che cosa ne sappiamo? Come difenderci?

Non crediate che io sia incompetente in questioni di malattie, quindi di cure. In tutta Samarcanda sono ben conosciute le mie collezioni di radici, di fiori, di frutti e di erbe salutari, sotto forma sia cruda sia cotta, sia intera sia a pezzi o macerata. Sono storielle da donnicciole quelle che io sia una maliarda in combutta con il demonio – anzi, lo dirò con l’amico Jafar, auzu billah minà Shaitan ar-rajim! – e che distilli filtri d’amore o porcherie simili. È vero però che con l’aiuto della forza degli astri so foggiare amuleti potenti contro molte malattie, che posso confezionare tisane, elettuari e pomate; com’è vero che posso guarire molte affezioni delle donne e dei bambini e assicurare parti indolori, grazie all’arte che ho appreso leggendo le opere di madonna Trotula della scuola medica di Salerno.»

La mercantessa aveva proprio fatto centro. Si diffuse nel gruppo un’atmosfera di approvazione quasi soddisfatta: finalmente, dopo i greci

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