(Men of Midnight 07) Ribelle di mezzanotte by Lisa Marie Rice

autore:Lisa Marie Rice
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852099380
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-11-29T12:00:00+00:00

9

Il giorno dopo Honor si svegliò riposata. Ogni volta che dormiva, si svegliava più forte, sentendosi sempre più se stessa.

Le nuvole nella testa, però, non si erano diradate completamente. L’amnesia retrograda era una bella fregatura.

Secondo la legge di Ribot, che governa l’interazione tra l’ippocampo temporale mediano e diverse aree della neocorteccia, più forte è il trauma e più i ricordi perduti vengono sepolti in profondità. L’aveva studiata, ci aveva avuto a che fare in pronto soccorso, ma non l’aveva mai provata. La spaventava molto l’idea di perdere i ricordi della sua vita, di se stessa. Di avere un buco nero dentro di sé.

Dei giorni seguiti all’eruzione del vulcano aveva solo vaghi ricordi. Poche immagini, come fotografie che entravano per un istante nel suo campo visivo, rimasugli di conversazioni di cui non riusciva a identificare le voci né di cosa stavano parlando. Ogni volta che le sembrava che le nuvole nella sua testa si stessero diradando e tutto stesse riemergendo, una fitta di dolore quasi paralizzante le trapassava il capo, talmente intensa che le venivano le lacrime agli occhi.

Perciò aveva imparato a non sforzarsi di ricordare. Il dolore era così debilitante che temeva di svenire.

Era terribile pensare che avrebbe potuto perdere quei ricordi per sempre.

Matt o i suoi amici potevano aiutarla a scoprire cosa le era successo?

Ma se qualcuno avesse cominciato a fare domande sul suo conto, le misteriose persone che l’avevano rapita lo avrebbero saputo? Avrebbero capito che non era morta e avrebbero ripreso a cercarla?

Tante domande, poche risposte. Ricordi a parte, fisicamente si stava rimettendo. Forse, insieme alla forza, le sarebbe tornata anche la memoria. Se non le fosse mai tornata… no, era insopportabile anche solo considerare l’eventualità.

Accanto alla sua testa il cuscino era infossato e le coperte dalla parte del letto di Matt erano scostate. Dal bagno non veniva alcun rumore. L’aveva lasciata dormire.

Si fece una doccia e si cambiò. Indossò una maglia grigio chiaro e dei pantaloni da yoga leggeri, benedicendo per l’ennesima volta le donne che avevano lasciato quei vestiti lì.

Accidenti, avrebbe dato qualunque cosa per essere a casa. Nel suo comodo, tranquillo appartamento. Circondata dalle sue cose. Quel posto era superlussuoso e c’era tutto quello di cui aveva bisogno, ma le sembrava vuoto come la sua mente. Non c’era niente di suo lì, niente che la emozionasse.

Eccetto, be’… Matt. Lui la emozionava. Eccome! Il sesso con lui l’aveva riempita di gioia, calore e vita. La sua sola presenza la confortava. Parlare con lui la rassicurava, la faceva sentire un po’ meno persa.

Non aveva mai avuto bisogno di un uomo per essere completa. Questa cosa era totalmente nuova per lei. E il fatto era che non la percepiva come un passo indietro. Le sembrava… giusta.

Le sembrava giusto parlare con lui tenendogli la mano. O che Matt le scaldasse l’eccellente cibo di Isabel. O passeggiare per il Grange mano nella mano con lui: così quel posto le pareva meno estraneo.

A dire la verità già le mancava. Non le era mai mancato nessuno, ma ora le mancava Matt.

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